Un partito liberal-democratico può nascere solo con un sistema elettorale proporzionale ma questo impedisce riforme incisive. Per questo i lib-dem devono battersi per il maggioritario e per conquistare la guida dell’uno o dell’altro schieramento.
La funzione politica dei Lib-Dem
Superare la contrapposizione liberismo/socialismo attraverso la combinazione di quattro principi: contendibilità di ogni funzione, pari opportunità di accesso, valutazione rigorosa, trasparenza totale
La sinistra e la contrapposizione fra garantiti e non garantiti
Di fronte all’allargarsi del gap tra chi è più esposto ai colpi della crisi pandemica e chi no, è interessante chiedersi quanto possano considerarsi ancora “di sinistra” le battaglie tradizionali della (vecchia) sinistra.
Tenere in freezer chi ha perso il posto fa solo il suo danno
Quel che occorre non è accantonare il problema ancora un po’, ma rafforzare il sostegno del reddito di chi verrà licenziato e aiutarlo a sfruttare subito il flusso delle nuove assunzioni, che anche oggi si contano a centinaia di migliaia ogni mese
La mossa di Mattarella
Il sostegno di M5S e Lega al Governo europeista di Mario Draghi è il segno di una crisi evidente del sovranismo, cui hanno contribuito quattro mutamenti epocali dell’ultimo quadriennio; ma non è una crisi irreversibile
Come perdere avendo ragione
Matteo Renzi, che pure ha visto giusto nei difetti del Governo, è stato tradito dalla presunzione e dal non aver voluto, dopo la scissione dal PD, lavorare almeno per unire l’area liberal-democratica europeista.
Quale riforma per la cassa integrazione?
La ministra del lavoro dice di voler rendere “universale” la cassa integrazione ma il rischio è che la riforma si riduca ad un ritorno alla Cig usata per fingere la sopravvivenza dei posti in aziende ormai chiuse.
Il sovranismo della maggioranza
Le barricate del Governo contro la scalata di Mediaset da parte della francese Vivendi sono la nuova manifestazione di un’antica dannosissima chiusura contro l’internazionalizzazione della nostra economia.
Cosa ci insegna il voto USA
Lo spartiacque aperturisti/sovranisti incrocia quello destra/sinistra. Il partito del multilateralismo globale e dell’integrazione UE, per tagliare l’erba sotto i piedi al populismo, deve riconciliare con questa idea-forza i ceti più deboli.
Un nuovo welfare con i fondi europei
Invece del “lavorare meno per lavorare tutti”, proposto da Landini, bisogna investire su di un sistema di servizi alle famiglie e alle persone non autosufficienti che dia lavoro ai giovani e favorisca quello delle donne.
Il blocco dei licenziamenti fa male a tutti
Meglio rafforzare il trattamento di disoccupazione, che incentiva gli interessati ad attivarsi nella ricerca di una nuova occupazione che non è affatto impossibile, e ridurre drasticamente il cuneo sulle buste-paga
Quale politica per il PD?
Per chi guarda all’Europa il PD deve essere il perno di un’alleanza per il Governo. Allo stato, auspice Franceschini, è in atto il tentativo di “romanizzare i barbari”, leggi 5S. Ma questa non è l’unica possibilità, sempre che il PD voglia e possa.
Il tabù del Pubblico Impiego
Fuoco incrociato su alcune dichiarazioni del Prof. Ichino sulla scarsa produttività di una parte dei dipendenti pubblici. Dichiarazioni stravolte ad arte per non dover affrontare seriamente il problema.