Da 48 ore cerco di scoprire senza successo perché nessun giornalista italiano legge il Teheran Times? Me lo chiedo perché nessun mezzo di informazione (ne’ le televisioni ne’ i giornali ne’ i social media) ha riportato le ultime dichiarazioni pronunciate due giorni fa (il 22 febbraio scorso) dalla Guida Suprema dell’ Iran, l” Ayatollah Khamenei – in occasione della 40^ edizione della tradizionale competizione sulla interpretazione coranica.
https://www.tehrantimes.com/news/495291/Palestinians-obeying-Quran-in-confronting-Zionists
Sul Teheran Times l’ Ayatollah ha definito lo Stato di Israele “un cancro da estirpare” auspicando per l’ ennesima volta la sua distruzione, ha ribadito il massimo sostegno dell’ Iran ai barbari miliziani delle brigate Al Quassam di Hamas a Gaza e last but not least ha duramente redarguidito i paesi islamici che non hanno tagliato tutti i canali con Israele.
Ad una settimana dalle elezioni (farsa) per il Parlamento del prossimo marzo le dichiarazioni dell’ Ayatollah Khamenei hanno un duplice significato.
Sul piano interno per la classe politica iraniana grande è la preoccupazione per la possibile impennata dell’ astensionismo elettorale
https://www.tehrantimes.com/news/495295/Iran-gears-up-for-elections
In Iran c’ è una grande sfiducia verso il regime che ha risposto con una dura repressione alla vastissima ondata di proteste popolari del 2022/23, ben documentare da ISPI.
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/5-grafici-capire-le-proteste-iran-36790
Sempre sul piano interno occorre tener conto che è iniziata la competizione per la successione della Guida Suprema. A Teheran dietro le quinte si sta svolgendo un fisiologico scontro di potere interno alla nomenclatura (tipico di tutti regimi autoritari) tra le diverse fazioni dei Guardiani della Rivoluzione e i maggiori esponenti del Clero.
https://www.mei.edu/publications/moving-post-khamenei-era-role-irgc-and-clergy
Ma il guaio maggiore è sul piano della politica internazionale. Parlare di Israele come “cancro da estirpare” non è solo un odioso elemento di disinformazione a fini interni ed esterni. Oltre alla propaganda antisemita Negli ultimi mesi l’ Iran ha aumentato del 40% la produzione bellica ed è il principale fornitore di armi (missili, droni, cacccia, sottomarini, ecc.) alla Russia di Putin, alla Syria di Assad, agli Houti in Yemen, a Hezbollah in Libano.
Non ho notizie di manifestazioni pacifiste o di sit in davanti all’ Ambasciata dell’ Iran per protestare contro l’export di armi micidiali che incendiano i teatri di guerra in tante parti del mondo.
https://euractiv.it/section/mondo/news/liran-invia-alla-russia-centinaia-di-missili-balistici/
E neppure per ricordare l’ ignobile assassinio di Masha Amini e di altre ragazze, repressioni violente che I servizi iraniani hanno cercato in tutti modi di coprire.
https://www.iranintl.com/en/202402229805
Spero che i media italiani accendano finalmente i riflettori sulle posizioni dell’ Ayatollah Khamenei e sulle responsabilità del governo iraniano rispetto alle guerre in corso.
Nel frattempo nel mio piccolo sto preparando uno studio sulle più recenti strategie iraniane in materia di disinformazione, uso dei droni nelle operazioni speciali (cyberattack e guerra elettronica, EW) che presenterò nelle mie lezioni alla Luiss a fine mese.
Silvano dice
Purtroppo è tutto vero. Ma, come certamente molti possono pensare e non solo in casa nostra, alcuni interessati “tengono famiglia”. E allora non disturbano. Bella dimostrazione di coerenza.