Dal sito leoniblog.it riprendiamo questo articolo di Fabrizio Rondolino che fotografa in modo perfetto il clima politico-culturale che si è instaurato nel nostro Paese. Purtroppo non c’è niente di nuovo. Sono i nostri caratteri nazionali che si ripropongono potenziati.
Opinioni
Una lezione che sarà inutile
Tutte le volte che assistiamo ad una catastrofe naturale (diciamo, vecchia maniera): la chiamiamo “annunciata” e siamo sempre pronti a dire dopo, quello che avremmo dovuto fare prima, ma poi non lo facciamo né dopo, né mai.
Dobbiamo fare da soli
Opinione1: serve un ambizioso piano nazionale capace di mobilitare il nostro ingente risparmio privato attraverso la sottoscrizione di titoli sostanzialmente irredimibili comprati dagli italiani. Dimostreremo una capacità autonoma di riformarci per crescere e tornare competitivi.
Senza Speranza
Giusto non fare polemiche di fronte all’emergenza del coronavirus ma sia pure di passaggio non si può non dire che Conte e Speranza non sono stati all’altezza della situazione. Ancora una volta è la riprova che uno non vale uno.
Il virologo fascio-leghista
La politica faccia un passo indietro e lasci prendere le decisioni agli scienziati. Purtroppo i nipotini di chi processò Galilei hanno, in Italia, ancora diritto di cittadinanza.
Il marchio di Greta Thunberg
Fridays for Future diventerà un “marchio” registrato, come quelli di tutte le ditte commerciali. Se lo avessero fatto Ghandi o Martin Luther King oggi avremmo, di loro, un’opinione molto diversa.
Rivoluzione immoderata
Riprendiamo dal Foglio l’intervento di Carlo Calenda per la nascita di un pensiero politico nuovo, adatto ai tempi, che recuperi (in parte) e rinnovi quello delle tre grandi famiglie politiche democratiche europee: popolari, liberaldemocratici, socialdemocratici.