Una pagina di Dostoevskji spiega la diffidenza radicata nella cultura russa contro il progresso che viene dall’ovest e la tendenza conseguente dei russi all’isolamento; ma è una scelta che essi oggi non possono compiere isolandosi anche dalla Cina, la quale intende invece mantenere saldi i propri legami commerciali col resto del mondo
Il nuovo spartiacque politico
Non solo in Francia: anche in ogni altro Paese occidentale, come nel mondo arabo e in seno alla Federazione russa, assistiamo allo scontro tra sovranismo e società aperta, che nasce sul terreno politico, ma talvolta continua su altri terreni e con altri mezzi
Se il mondo cammina a velocità diverse
Una chiave di lettura di due tra gli eventi catastrofici maggiori di questo secolo, come forme di resistenza alla globalizzazione da parte dei sistemi socio-culturali meno evoluti
Lavoro, una nuova primavera sindacale
La FIM guidata da Roberto Benaglia dà un contributo straordinario al congresso della CISL con un manifesto intitolato a “una nuova stagione di diritti e tutele nelle transizioni lavorative”
Il crinale stretto di USA e UE
Nel dosare la reazione all’aggressione russa, le nazioni occidentali devono non solo evitare il rischio di una escalation ancora più catastrofica, ma anche costruire i presupposti perché sia possibile, poi, una solida pace
Come possiamo schierarci davvero con gli ucraini
Putin paralizza la reazione armata dell’Occidente facendo leva sul terrore della guerra nucleare; per fermarlo possiamo solo isolare l’economia russa, anche rinunciando al suo gas, costi quel che costi
Perché Putin ha già perso
Questo scritto del Prof. Ichino pubblicato prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia mantiene intatta tutta la sua validità. Nell’Europa del XXI secolo l’egemonia non si ottiene più con i carri armati.
Il modo sbagliato di discutere della riforma elettorale
È sconcertante che le scelte riguardanti il sistema di voto siano discusse guardando soltanto alla contingenza. Perché dobbiamo preferire il modello francese.
Un nuovo centro-sinistra?
La conferma della coppia Mattarella-Draghi al vertice dello Stato fa bene al Paese. La Destra si frantuma e, con la disintegrazione del M5S, torna possibile un asse di Centro-Sinistra, unica realtà politica uscita in modo decente dalla caotica vicenda
Il braccio di ferro sullo smart working
La disputa sindacale sul ritorno al lavoro da remoto per i dipendenti pubblici dovrebbe essere risolta sulla base della misurazione rigorosa degli effetti, finora quasi del tutto mancata
Il patriottismo di Giorgia Meloni
Patriottismo è la disponibilità a sacrificarsi per il bene del proprio Paese; ma, di fronte a un nemico come il virus che uccide ogni giorno, Fratelli d’Italia e Lega si oppongono persino all’idea di un obbligo di vaccinarsi
Se non si insegna più l’italiano
Il vero problema drammatico non è il manifesto sgrammaticato con cui 40.000 ragazzi chiedono l’abolizione della prova scritta di italiano alla maturità, ma una scuola media nella quale troppi insegnanti l’italiano non l’insegnano (e talora non lo sanno proprio)
Telecom, KKR e il riflesso pavloviano bi-partisan
È accaduto già quindici anni or sono: appena una multinazionale accenna a un proprio interesse per la nostra impresa maggiore di telecomunicazioni (come per Alitalia, ferrovie, autostrade, banche ecc.) da destra e da sinistra scatta l’allarme in difesa dell’“italianità” dell’impresa