• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

Tenere in freezer chi ha perso il posto fa solo il suo danno

Quel che occorre non è accantonare il problema ancora un po’, ma rafforzare il sostegno del reddito di chi verrà licenziato e aiutarlo a sfruttare subito il flusso delle nuove assunzioni, che anche oggi si contano a centinaia di migliaia ogni mese 

25 Febbraio 2021 da Pietro Ichino Lascia un commento

In una intervista a la Repubblica del 16 febbraio scorso intitolata Difficile ricollocare. Chi perde il posto non lo ritrova, Michele Tiraboschi sostiene che, in materia di licenziamenti, “non si vede la ragione di una misura generalizzata e rigida”, essendoci anche “settori che non sono stati colpiti dalla crisi”. Se capisco bene, M.T. aderisce all’idea molto diffusa, secondo cui il blocco dovrebbe essere tolto per la generalità dei settori e prorogato soltanto per i settori più colpiti dalla crisi: per questi – egli infatti osserva – “è difficile immaginare il superamento del blocco dei licenziamenti in nome di politiche attive del lavoro e di ricollocazione che, nel nostro Paese, non esistono”. Ora, a questa affermazione non basta certo obiettare che qualcuno capace di rimboccarsi le maniche e assistere efficacemente i lavoratori in cerca di nuova occupazione c’è e riesce a ricollocarli quasi negli stessi tempi occorrenti prima della grave crisi attuale; e che se i navigator non sono stati in grado di intercettare la domanda di manodopera espressa anche in questo momento da tante imprese e insoddisfatta, ciò non toglie che le situazioni di skill shortage e le hard-to-fill-vacancies ci sono oggi anche più di prima. L’obiezione decisiva è che mantenere il blocco dei licenziamenti per le imprese più colpite dalla crisi, dove non c’è speranza che il lavoro prima o poi riprenda, significa innanzitutto incoraggiare i lavoratori interessati a sopportare ancora a lungo a una drastica riduzione del reddito; significa incoraggiarli a non muoversi, dopo che sono stati fermi per tutto un anno: esattamente il consiglio opposto rispetto a quello di cui hanno bisogno. Se vogliamo stare davvero dalla loro parte, quel che occorre non è tenerli in freezer ancora un po’, ma semmai rafforzare il sostegno del reddito di quelli di loro che verranno licenziati e incoraggiarli a sfruttare subito il flusso delle nuove assunzioni regolari, che anche nel momento peggiore della crisi si contano in Italia a centinaia di migliaia ogni mese.

 

(Questo articolo, con il consenso dell’autore, è ripreso dal sito www.pietroichino.it)

 

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Redazionale

Info Pietro Ichino

Post precedente: « Proteggere gli anziani, far vivere i giovani
Post successivo: Cambio Lira-Euro e inflazione »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

La prima uscita

27 Febbraio 2023 | Il Bastian Contrario

Elly Schlein: “ La pace in Ucraina non si fa con le armi. Sosteniamo l’accoglienza, sbagliato aumentare le spese militari”.

Non c’è che dire.

La ragazza ci darà delle soddisfazioni.

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Crisi continua

26 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento Libera nos a malo (2 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento libera nos a malo (1 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Adda passà a nuttata (2 di 2)

17 Ottobre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • RC su L’Italia e il fantasma della Nazione
  • Elisabetta Briano su Il sogno Schlein
  • Elisabetta Briano su Le due paci possibili
  • Sergio Giusti su La riforma fiscale della Meloni
  • daniela su Autonomia è responsabilità
  • Roberto su Ucraina: prima della “battaglia finale”
  • Ennio su Il sogno Schlein
  • MARCO POGGI su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Marco Mayer su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Manuela Carpinelli su Lettera aperta di una preside fiorentina
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it