Letta è davanti a una sconfitta annunciata che gli avrebbe permesso di scommettere sul futuro, costruendo qualcosa di solido. Invece no. Ha cercato di partire da Gelmini e di finire a Fratoianni.
Editoriali
Limitare i danni, l’obiettivo del centrosinistra
Sarà mai possibile che non si trovino quattro, cinque punti qualificanti su cui, nel centrosinistra, siamo tutti d’accordo da opporre alle bandiere dei fasciolega, tali da interrompere le polemiche interne?
Il dietrofront di Calenda
I leader politici non si improvvisano. Nessun organismo di Azione si è riunito per discutere e approvare la vecchia e la nuova linea politica. Calenda ha fatto tutto da solo. Come del resto fanno tutti.
La nostra linea
Possiamo essere divisi sulla tattica ma dobbiamo essere uniti sulla strategia e sulla collocazione internazionale del nostro Paese. Per questo, in campagna elettorale, daremo spazio a tutti coloro che condividono e portano avanti le nostre idee, indipendentemente dalla collocazione del momento.
Berlusconi era un bambino
PD e Verdi e Sinistra Italiana trovano l’accordo su cose non al centro dell’intesa raggiunta con Azione. Così due alleanze diverse su cose diverse. Roba che fa impallidire l’ingenuità del Berlusconi del 1994.
ITA Airways: è la volta buona?
Avanti tutta con la privatizzazione. Il sapore di deja-vu è meno intenso che nel passato. Pubblichiamo sul tema un post dell’Istituto Bruno Leoni.
Programmi sotto la lente: il centrodestra
Iniziativa di SoloRiformisti: l’analisi dei programmi elettorali. Cominciamo dal centrodestra: per quello che ad oggi si può leggere il Programma non ha nulla di sconvolgente. Un po’ “allegro” in termini di spesa pubblica e in particolare in tema di tasse e pensioni. Ma lì saranno i “duri conti” a correggere le scelte.
Perché scegliere la Bonino
Pubblichiamo, con il permesso degli autori, l’intervista che Giancarlo Capozzoli ha fatto al prof. Mayer sulle ragioni per le quali scegliere la Bonino. L’articolo è apparso sul blog de “L’espresso”.
Il “terzo polo” esiste
Non è vero che la scelta di Calenda affossa il “terzo polo”. Chi non vuole votare “turandosi il naso”, ma anche chiudendosi gli occhi, un’alternativa ce l’ha. Dipende solo da come si vota.
Arriva il “docente esperto” (?)
Finora gli insegnanti non hanno mai avuto una carriera – uno vale uno, direbbero i grillini – ma solo una progressione economica legata all’anzianità di servizio. Cosa demotivante per gli insegnanti migliori. Tuttavia l’introduzione della figura del “docente esperto” avrebbe meritato ben altro contesto e organicità.
L’Italia dopo Draghi
Nel dopo-Draghi l’elemento irrinunciabile è il mantenimento di una piena sintonia con gli impegni europei. Questa è l’unica direzione di marcia in grado di assicurare il progresso del Paese, attraverso un esecutivo in grado di spendere con oculatezza e tempestività le enormi risorse disponibili.
Letta, Dragi e le imposte
Via Draghi torna per il PD, ancestrale come il richiamo della foresta, il richiamo del Fisco. La proposta di una dote ai 18enni ha la stessa natura del Reddito di Cittadinanza: anziché lavoro si elargisce possibilità di spendere.
Riformisti ancora divisi
Meglio sarebbe stato che prima di cercare e trovare l’accordo con Letta, Calenda e Bonino ne avessero sottoscritto un altro con tutto lo sperduto mondo della cultura politica e della tradizione laica, liberale e riformista.