Il World Food Programme dell’ONU afferma che il conflitto ha evidenziato la natura interdipendente e la fragilità dei sistemi agricoli, con pesanti effetti sulla sicurezza alimentare. A complicare questo scenario, si è aggiunto il clima eccezionalmente secco o caldo, che ha investito in forma diversa India, Francia, Stati Uniti e Canada.
La politica reagisca allo choc dei prezzi
La guerra, dopo aver impedito le esportazioni dall’Ucraina, arresterà la produzione di mais, orzo e semi di girasole, che sono piantati in primavera. Le ripercussioni di queste costrizioni belliche sono di lungo termine per i mercati globali.
La globalizzazione selettiva
Questo ciclo globale, che ha creato una prosperità senza precedenti a livello mondiale, ma anche nuovi tipi di disparità, è durato un quarantennio e ora, con la guerra, rischia di fluttuare nella direzione opposta.
Il Sud per il rilancio del Paese
I punti di forza del sistema produttivo meridionale e i finanziamenti del PNRR sono una condizione essenziale per il rilancio del Sud, ma devono essere sorretti da una nuova capacità dell’amministrazione pubblica e dall’ impiego proficuo delle risorse.
Come la guerra cambia l’economia
Secondo l’Economist Intelligence Unit, l’economia cambierà in cinque direzioni, accelerando le trasformazioni indotte dal Covid-19, dai mutamenti climatici e dal disaccoppiamento tra Cina e Stati Uniti.
Ucraina, le conseguenze economiche della guerra
Nella sfida attuale sta tornando a manifestarsi un protagonismo politico ed economico dell’Europa, unico deterrente alla pervicace volontà espansiva e di scontro bellico di Putin. Luciano Pallini ne parla con il prof. Amedeo Lepore.
Il governo dell’inflazione
Come gli economisti pensano si possa risolvere l’impatto che inflazione e virus avranno sull’economia. Luciano Pallini ha intervistato Amedeo Lepore, Professore Ordinario di Storia Economica all’Università della Campania Luigi Vanvitelli
Il rischio inflazione
Gli economisti intervistati in questi giorni dal Financial Times paventano che un’inflazione persistente rappresenti una minaccia per la ripresa dell’eurozona, erodendo il reddito disponibile e costringendo la Bce a diminuire gli stimoli all’economia. Intervista di Luciano Pallini
Cultura e economia nell’epoca della transizione
Il mondo nel quale viviamo è stato segnato da una lunga “età di crisi” e da una pandemia difficile da arginare nei suoi effetti. Eppure, il contesto di questo periodo storico è anche connotato da una straordinaria accumulazione di apprendimenti scientifici
Più produttività per lo sviluppo
Dal 1995 al 2020 l’incremento della produttività in Italia è stato più basso della media UE. Da questo deriva l’interesse strategico a orientare i progetti del PNRR verso investimenti fecondi e a un rivolgimento delle condizioni strutturali dell’economia.
Il mondo che verrà
A colloquio con il Prof. Amedeo Lepore, titolare della cattedra di storia economica all’Università della Campania. Gli scenari mondiale nel 2050 e l’Italia. L’intervista è di Luciano Pallini.
Per un nuovo modello di sviluppo
G20, COP26, rilancio della ripresa economica e dell’Europa. Bisogna proseguire in questa direzione, guardandosi anche dalle fughe in avanti di un ambientalismo solo ideologico, che rischierebbe di far rivivere la logica della decrescita.
Per un nuovo modello di sviluppo
La sfida impegnativa da qui al 2026 non è solo rivolta alla spesa di risorse ingenti ma riguarda la capacità del nostro sistema di promuovere progetti di qualità e di raccordare l’azione delle istituzioni centrali con quella delle amministrazioni regionali e locali.