Ha conservato solo il nome. Ma il centrodestra di oggi non è nemmeno lontano parente di quello berlusconiano. Forza Italia si sta sempre più appiattendo su Lega e Fratelli d’Italia. Sta diventando un partito transgender.
Il pericolo pubblico numero 1
Più in là di Conte, in uno spazio ideologico indefinibile e che rasenta l’irrazionalismo, ci sono solo Di Battista, Carlo Freccero e gli anarchici no Tav. Ma a differenza degli altri, che se li filano sono gli aficionados, l’avvocato del popolo Conte è davvero pericoloso
Il Centro
I grillini sono in dissoluzione ma per il resto c’è ben poco per essere allegri; soprattutto per quelli che idealmente si collocano nell’area liberal-democratica e continuano a fantasticare su una possibile forza – la vogliamo chiamare di centro? – che la rappresenti autorevolmente e concretamente.
Putin come Hitler e Stalin
Con quello che Putin sta facendo in Ucraina, il leader russo assurge di diritto all’olimpo dei più feroci dittatori del ‘900. Stiamo assistendo al tentativo di cancellare un popolo, come fu fatto con gli Armeni. E in Italia troppe anime belle continuano a parlare.
La guerra dell’ombelico scoperto
Nessuno contesta la libertà individuale che trova anche nell’abbigliamento una sua giusta modalità di espressione. Ma il dress code vuole che ci si debba vestire – coprire o scoprire – in relazione al luogo in cui ci si trova.
Morettiani inconsapevoli
Matteo Salvini non è il solo morettiano inconsapevole della politica italiana. Persino l’ultimo Berlusconi sta agendo sotto l’influsso di Ecce Bombo. E Conte? Per lui apparire ed essere praticamente si equivalgono.
Davvero cogito ergo sum?
Nelle televisioni italiane abbiamo ascoltato comizi e teorie giustificazioniste di ogni tipo e di vario spessore culturale: col ritorno sulla scena di arruffapopolo come Michele Santoro o il più celebre filoputiniano di tutti, il prof Orsini.
Il ministro che ci vuole mascherati
Il ministro bersaniano-talebano Speranza proprio non ce la fa a lasciarci liberi, è più forte di lui. Per lui, come per il Grande Inquisitore, la libertà fa male; gli uomini, invece, hanno bisogno di essere guidati, protetti, sfamati e, possibilmente, mascherati.
Meno male che c’è Damiano
Chiediamo a Damiano dei Maneskin di mettersi un paio di pantaloni normali e delle scarpette da ginnastica al posto dei tacchi a spillo, e di andare alla sfilata del 25 aprile nella Capitale. E di ripeterlo lì il suo grido coraggioso e rabbioso: “Ucraina libera, fuck Putin”.
La lezione di Machiavelli sulla difesa
Per Machiavelli la presenza di un esercito stabile, bene addestrato e bene armato, motivato e fedele alla bandiera è conditio sine qua non della indipendenza degli Stati. E Machiavelli, nonostante la vulgata corrente, non era un guerrafondaio
P.za S. Croce per l’Ucraina
“Questa non è una guerra contro l’Ucraina ma contro l’Europa, contro i valori che ci uniscono”. Con queste parole Zelensky ha fatto “tabula rasa” di ogni possibile neutralismo o terzietà.
L’amico russo
Da quando è iniziata questa guerra e Putin è apparso a tutto l’Occidente per quello che è Silvio non ha avuto più il coraggio di rilasciare dichiarazioni su quello che in passato aveva definito un “autentico liberale”.
Pasolini l’eretico
Poeta, romanziere, sceneggiatore, regista, drammaturgo, giornalista, traduttore, linguista e polemista. Una sola parola, forse, illumina e può definire senza limitare l’ incredibile personalità di Pasolini: eretico.