Siamo all’inizio di una grande transizione. I giovani sono pronti a fare la loro parte ma non possono essere lasciati soli. Manca una classe politica adeguata e una macchina pubblica all’altezza della situazione.
La battaglia per la democrazia
Sono stati commessi molti errori in Afghanistan ma la scelta di fondo, esportare la democrazia, era ed è giusta. Il relativismo culturale su questo punto può essere tragico per l’occidente. Discutiamo sul “come”. La guerra è solo uno strumento, peraltro vecchio e superato.
Un Uomo contro il fascismo
“Solo” di Riccardo Nencini. Un bel libro che ripercorre la storia di Giacomo Matteotti. Un libro di quelli che, quando l’hai finito, senti che qualcosa è cambiato dentro di te.
Rimettere l’economia al centro dell’agenda politica
Non basta citare con continuità il PNRR per essere tranquilli e soddisfatti del futuro. Ricordiamoci che 210 miliardi in 6 anni, ammesso che siano tutti “aggiuntivi” della spesa pubblica, sono intorno a 35 miliardi all’anno. Importanti ma non stravolgenti rispetto al sistema economico nazionale.
La BCE cambia passo
Per chi si ricorda come l’austerità ha inciso negativamente su popoli e imprese dei paesi più in difficoltà, questo non è un passaggio secondario. Ma è una svolta che, se inserita in altri cambiamenti strategici, può essere definita senza dubbio “epocale”.
Le vere sfide per la sinistra
Dopo la pandemia in Europa si sentirà un forte bisogno di Stati “capaci” che poco hanno a che vedere con lo Statalismo e con valori, più o meno rinnovati, di stampo comunista o comunitario. E se questo è il tema la sinistra non ha maggiori carte da giocare rispetto ad una destra democratica e liberale.
Sul caso di Ledo Gori
Con il dovuto rispetto del lavoro dei magistrati, che mi sembra encomiabile, ho la sensazione che tutto si riduca ad un “normale” e spesso “trasparente” appoggio e sostegno a soggetti o partiti politici che si sono dimostrati attivi nella tutela degli interessi del territorio.
Il riformismo del XXI secolo
“Unire i riformisti” oggi è possibile. Una risposta alle puntualizzazioni di Martelli. Serve un riformismo radicale per rompere le incrostazioni e le corporazioni presenti in Italia. E si deve cominciare dall’individuo e dal suo senso di libertà e responsabilità.
Nuovo segretario, vecchia politica?
Nel discorso di Letta all’Assemblea Nazionale del PD un forte richiamo alla stagione dell’Ulivo. Resta il problema di un vero dialogo con il mondo e i valori liberaldemocratici non solo in campagna elettorale ma anche al Governo. E’ su questi temi che il segretario dovrà trovare soluzione nuove e avanzate.
Zingaretti, la vera ragione delle dimissioni
Zingaretti è un navigatore di lungo corso che certo non si lascia intimidire dal gioco, qualche volta perverso, delle correnti. Le dimissioni sono il risultato del fallimento della sua proposta politica. Ora non basta un nuovo capo. Serve un nuovo processo costituente.
Un programma per il futuro
Presentato al Senato il programma del governo Draghi. Tre linee guida: una strategia per il futuro, un nuovo ruolo dello Stato in economia e il rilancio degli investimenti pubblici. La necessità di guardare avanti per uscire da pandemia e crisi economica.
E crisi fu
Ripubblichiamo l’articolo con cui abbiamo aperto il nostro giornale subito dopo l’inizio della crisi. Scrivemmo così: Ora tutto è nelle mani di Mattarella. Il sogno è che venga scelta la via di un governo istituzionale forte con un programma di rinascita e di riscossa del paese presentato come “ultima spiaggia” a questo Parlamento.
E la nave va…
Sul piano comunicativo è passato l’uso della pandemia ai fini della stabilità. Ma il governo non è al sicuro. Non bastano i transfughi per dare dinamicità all’Esecutivo. Ora Renzi ha due strade. Fare il guastafeste buono che vota le cose importanti o contribuire a costruire un fronte liberaldemocratico.