Sul piano comunicativo è passato l’uso della pandemia ai fini della stabilità. Ma il governo non è al sicuro. Non bastano i transfughi per dare dinamicità all’Esecutivo. Ora Renzi ha due strade. Fare il guastafeste buono che vota le cose importanti o contribuire a costruire un fronte liberaldemocratico.
E crisi fu
Nel merito i rilievi fatti da Renzi non sono banali né sbagliati. Ma nel metodo non ci sono verginità. Ora tutto è nelle mani di Mattarella. Il sogno è che venga scelta la via di un governo istituzionale forte con un programma di rinascita e di riscossa del paese presentato come “ultima spiaggia” a questo Parlamento.
Draghi, un messaggio duro ma realista
Il post-Covid è una scommessa per tutto l’Occidente. Servono strumenti nuovi e politiche diverse non solo per rilanciare l’economia e avviare la ripresa ma anche per difendere il nostro modello di società. L’Italia non può restare fuori da questa battaglia.
Quale futuro per gli aeroporti toscani?
La guerra aeroportuale fra Firenze e Pisa è un errore strategico che avvantaggia solo Bologna e Roma. Un intervento di Mauro Grassi e Matteo Tortolini nel dibattito aperto dal quotidiano Il Tirreno.
Quale politica industriale per la ripresa?
La grande opportunità dell’Italia sta nell’usare bene i fondi europei. Se prevale l’impostazione statalista perderemo una grande occasione di rilancio. Bisogna puntare sul rafforzamento delle piccole imprese, sulla ricerca, l’innovazione tecnologica e il miglioramento dei servizi.
Dibattito aperto sul clima
Gli scienziati sono divisi sull’attribuzione all’uomo dei cambiamenti climatici, anche se la maggioranza sembra orientata favorevolmente. Ma le valutazioni del prof. Prodi pongono riflessioni serie sia per la necessità di adeguarsi a cambiamenti che sono oggettivi sia per il consumo del territorio.
Il caso Nizza
L’attentato di Nizza riapre il tema del controllo dell’immigrazione. Insieme alla Francia, e speriamo insieme a questa “nuova Europa”, l’Italia deve ora lanciare una proposta alta per mettere fine agli ingressi illegali e creare invece dei corridoi legali in grado di far entrare sotto controllo chi ha diritto e chi ha merito per entrare.
Investimenti pubblici: basta con il solito tran tran
Il paese si riprenderà davvero se i troppi lacci e lacciuoli che frenano l’azione, in questo caso della Pubblica Amministrazione, saranno eliminati e se vincerà la voglia e la capacità di fare.
I rischi della Toscana
La vittoria del centrosinistra non va sopravvalutata. C’è stanchezza dei Toscani per un certo modo di amministrare. Alcuni “difetti” vanno rimediati. Più innovazione, più sviluppo e più attenzione al privato. L’importanza del ruolo dei riformisti.
Vecchi vizi, poche virtù
Il voto regionale conferma tutti i vizi del sistema politico italiano. Centrosinistra e centrodestra restano prigionieri di vecchi schemi, svanisce l’illusione grillina, i riformisti restano al palo. E il paese galleggia.
Per un Salario Minimo Europeo
Una regola europea sui salari minimi sarebbe un grande elemento di cittadinanza per l’Europa. Farebbe fare un passo avanti al sistema sociale europeo imponendo un vincolo salutare per il sistema.
Il Covid ci ha fiaccato
Non solo politica, non solo economia. Il Paese sta attraversando, in tutti i settori, una crisi profonda dalla quale non si vede via d’uscita. Serve una svolta di autorevolezza. Ci vuole qualcuno che punti a ricreare un tessuto di “concordia nazionale” puntando sui valori più profondi del popolo italiano.
Pensiamo al futuro
Il Recovery Plan, Next Generation, è una occasione per pensare al futuro, Non sciupiamola per fare le “solite cose” o anche peggio. Rilanciamo, partendo da Firenze e dalla Toscana, un nuovo Rinascimento dopo il Covid19. Un articolo-appello di Mauro Grassi e Titta Meucci.