All’ex Ministro Costa risponde Mauro Grassi, Direttore della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche: impossibile trattare cose serie, specialmente in questo momento drammatico per il paese, a suon di fesserie
Alleanza per gli investimenti
Gli investimenti pubblici in Italia sono arrivati a cifre ridicole in questo ultimo decennio. Ora stanno sui 50 miliardi l’anno. In dieci anni il paese ha perso non meno di 100/150 miliardi di interventi necessari sia sulle nuove strutture che sulla manutenzione delle vecchie.
PNRR in ritardo, ci vuole il Commissario
Centro debole, blocchi e incurie. Tutti sapevano che non saremmo stati capaci di spendere tanti miliardi. Ora solo un Commissario potrebbe superare alcuni ostacoli che sono insormontabili nella gestione ordinaria.
Ha vinto la Schlein. E allora?
Nulla di nuovo, se non negli slogan e nell’approccio alla politica. Direi che si tratta di una sinistra un po’ più populista ed assistenzialista, un po’ più attenta ai diritti civili e alla difesa dei più deboli e meno all’innovazione e alla produzione di ricchezza.
Quale futuro per il PD/3
Dopo Vannino Chiti e Stefano Ceccanti interviene Mauro Grassi. Tre strade davanti ad un partito che è essenziale per il futuro della sinistra. Una scelta identitaria, innovare ideologia e gruppi dirigenti, oppure stare fermo. Buon viaggio, PD.
Le tragedie come Ischia si possono evitare
Ai tanti morti che l’Italia ha contato negli anni e conta tutt’oggi per effetto di alluvioni, frane e smottamenti, ai tanti cittadini danneggiati nel patrimonio e negli affetti va detto che è possibile agire diversamente.
Ciao Draghi, e grazie
20 mesi di governo che hanno lasciato un segno per quanto è stato possibile raggiungere e soprattutto per lo “stile” di fondo che guarda alto e lontano. E i leader europei a Bruxelles lo salutano con un “grazie” e un “arrivederci”.
Bonus o investimenti
All’Italia servono investimenti pubblici per evitare i tanti disastri indotti dai cambiamenti climatici. Non mancano i soldi manca la volontà politica. Si preferisce infatti puntare sui bonus teorizzati dal nuovo “leader naturale” della sinistra.
Il Governo Meloni
Il centrodestra ha vinto e deve governare. Per il centrosinistra è finita un’epoca. Ora il PD si farà tentare dalla “cosa rossa”. E’ più semplice e richiede meno sforzo.
Spulciando fra i programmi
Oggi più che mai l’economia è al centro del dibattito politico. Ma soprattutto in questa campagna elettorale destra e sinistra hanno mischiato le carte e non è facile capire quali sono davvero le ricette degli uni e degli altri.
A proposito di voto utile/1
Questa volta il voto utile deve essere valutato in termini politici e non numerici. I numeri non lasciano alcuno spazio al di fuori del centrodestra. La politica invece lascia aperti alcuni spazi. E il più importante è quello che un forte “terzo polo” può far esplodere le tante contraddizioni dell’alleanza della Meloni.
Programmi sotto la lente: il centrodestra
Iniziativa di SoloRiformisti: l’analisi dei programmi elettorali. Cominciamo dal centrodestra: per quello che ad oggi si può leggere il Programma non ha nulla di sconvolgente. Un po’ “allegro” in termini di spesa pubblica e in particolare in tema di tasse e pensioni. Ma lì saranno i “duri conti” a correggere le scelte.
Perché Draghi non sia una parentesi
Basta con la semplice riproposizione dello scontro destra/sinistra. Il Paese ha bisogno di innovazione, anche in politica. Bisogna avere il coraggio di mettere al centro l’agenda Draghi e, su quella base, scardinare il più possibile l’esistente.