Patriarcato, educazione sbagliata…. poi leggi l’intervista al padre di Turetta e rimani di sasso. Un padre “normale”, anzi sensibile, una famiglia “normale”. Un grande dolore. E allora? Allora riviene fuori la “banalità del male”. Questo mistero dell’uomo e del suo rapporto con il male. Quindi? Lavoriamo sull’educazione in famiglia e nella società , meglio se sull’esempio e la testimonianza attiva in tutte le attività umane (penso alla pubblicità, alla comunicazione, agli spettacoli etc), ma accettiamo anche che il male sia tra noi. E di fronte al rischi, come in altri campi che conosco meglio, l’unico antidoto è la prevenzione del pericolo e l’informazione e la formazione delle comunità. Di meglio non si può fare.
La banalità del male
Il caso di Giulia ha, giustamente, sconvolto l’Italia. Dobbiamo fare di più ma dobbiamo anche avere la consapevolezza che il “male”, purtroppo, è sempre fra noi.
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