• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

I fatti e le parole

Al Consiglio europeo una svolta c’è stata, anche se non è quella sbandierata da Conte. Per la prima volta si è ipotizzato un futuro debito comune il che significa cessione di sovranità. La Merkel ancora una volta ha dettato la linea.

27 Aprile 2020 da Giancarlo Magni Lascia un commento

Come era facilmente prevedibile i lavori del Consiglio Europeo del 23 aprile hanno dato adito in Italia ad interpretazioni diverse. Ognuno ha cercato di tirare la coperta dalla sua parte. Per Conte e l’ala governista dei 5MS si è trattato di una svolta storica, per Gualtieri e il PD di un successo, per Salvini e la Meloni di una capitolazione di fronte all’odiatissimo MES. Nei prossimi giorni il dibattito si farà ancora più incandescente e le parole scorreranno a fiumi.

I fatti però hanno la testa dura. E i fatti dicono che il Consiglio europeo ha ribadito quello che era stato già deciso: nell’immediato per far fronte all’emergenza sono a disposizione gli strumenti già noti. E quello di utilizzo più veloce è il MES, al quale sono state tolte tutte le condizionalità, salvo l’utilizzo diretto ed indiretto per la situazione sanitaria. Da questo non si scappa e se l’Italia vuole avere subito 36 miliardi deve accettare di usufruire di questo strumento con buona pace dell’ala movimentista dei 5MS e di Salvini e della Meloni.

È vero però che dal Consiglio europeo una novità, complice la straordinaria emergenza indotta dal coronavirus, è venuta fuori: i 27 paesi della comunità stanno prendendo atto che di fronte ai grandi problemi, oggi quello sanitario ma domani anche, perché no, quello della competizione internazionale fra grandi paesi, è indispensabile trovare una linea d’azione comune. Da questo nasce l’idea dei Recovery Fund che sono un primo passo verso l’accettazione di dare vita ad un debito comune. Intendiamoci, nella formulazione ipotizzata e alla quale ora la Commissione dovrà dare sostanza, si tratta solo di un primissimo passo. La strada sarà ancora lunga e tortuosa ma di un primo passo si tratta. È un fatto importante che tutti quelli che guardano ad un’Europa finalmente unita non possono non valutare con soddisfazione.

Anche perché, e questo nei commenti del giorno dopo in pochi l’hanno messo in rilievo, questo primo passo è stato accompagnato da una considerazione fatta dalla Merkel davanti al suo Parlamento e che può essere riassunta così: per avere l’emissione di un debito in comune dobbiamo modificare il Trattato europeo, la modifica deve essere ratificata dai Parlamenti dei 27 Paesi e solo dopo possiamo trasferire dal livello nazionale a quello europeo voci di bilancio e relative responsabilità. In altre parole, un debito comune presuppone un consistente trasferimento di sovranità su spese e fisco.

Una strada lunga e non facile ma che farebbe finalmente nascere l’Europa unita.

Niente di più lontano quindi da quell’idea di Europa-bancomat che porta avanti buona parte della nostra improvvisata classe politica: dateci i soldi a fondo perduto e senza condizioni e noi li spendiamo come vogliamo.

Questi sono i fatti. Il resto sono parole. Ma è estremamente importante che si sia iniziato a fare questo tipo di considerazioni. Come è importante che queste valutazioni l’abbia fatte la Merkel, che ancora una volta ha dimostrato di essere una vera leader, pragmatica e concreta.

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Politica

Info Giancarlo Magni

Giancarlo Magni, giornalista professionista, ha seguito per anni, a Roma, la vita politico-parlamentare. Ha lavorato nella carta stampata, nelle radio e nelle TV. In RAI è’ stato vice-caporedattore del TGR della Toscana. Dal 2012 al 2017 è stato Vice-Presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Regione Toscana. Fa parte del Comitato Direttivo della Fondazione "F. Turati", una Onlus che gestisce Centri di Riabilitazione, Rsa e Centri per disabili. E' Presidente dell'ETS Raggio Verde che assiste minori e adulti affetti da autismo.

Post precedente: « Come ripartire, la GDO
Post successivo: Le bugie di Conte »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

La prima uscita

27 Febbraio 2023 | Il Bastian Contrario

Elly Schlein: “ La pace in Ucraina non si fa con le armi. Sosteniamo l’accoglienza, sbagliato aumentare le spese militari”.

Non c’è che dire.

La ragazza ci darà delle soddisfazioni.

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Crisi continua

26 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento Libera nos a malo (2 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento libera nos a malo (1 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Adda passà a nuttata (2 di 2)

17 Ottobre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • Elisabetta Briano su Il sogno Schlein
  • Elisabetta Briano su Le due paci possibili
  • Sergio Giusti su La riforma fiscale della Meloni
  • daniela su Autonomia è responsabilità
  • Roberto su Ucraina: prima della “battaglia finale”
  • Ennio su Il sogno Schlein
  • MARCO POGGI su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Marco Mayer su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Manuela Carpinelli su Lettera aperta di una preside fiorentina
  • Elisabetta Briano su Guerra e economia in Ucraina
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it