Il nostro paese, e la nostra regione, sono “al palo” da più di 20 anni, da quando cioè non si è saputo concretizzare le esternalità positive che derivavano dall’ammissione nell’area Euro. Ora il nuovo PNRR può essere un’occasione irripetibile. L’iniziativa, positiva, della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
La ricetta di Draghi
Dopo la squadra di governo ora l’attesa è per il programma di Draghi. Riprendiamo, sulle idee del Premier, un’intervista, fatta l’aprile scorso, di Luciano Pallini al Prof. Petretto che ci ha inviato un suo breve commento di aggiornamento che pubblichiamo in calce all’articolo.
Cancellare, ristrutturare il debito o che altro?
Si può cancellare in tutto o in parte un debito pubblico? A fronte di tante parole in libertà, pronunciate anche da chi, per il proprio ruolo, dovrebbe sapere di cosa parla, un articolo del prof. Petretto spiega i veri termini della questione.
Italia, lo stato dei conti
La previsione per il rapporto debito/PIL nel 2020 aggiornata nella NADEF sconta l’impatto finanziario e macroeconomico delle misure eccezionali in risposta all’emergenza epidemica ed economico-sociale e, in secondo luogo, del decreto del 14 agosto (‘Sostegno e Rilancio’).
Promemoria per il Presidente Giani
Ripubblichiamo questo articolo del prof. Petretto, scritto prima del voto. A nostro giudizio è un’utile guida per il programma del neo Presidente Eugenio Giani. Una analisi lucida e realistica delle prospettive dell’economia regionale nella legislatura che sta per iniziare.
Stato regolatore o produttore?
In Italia lo Stato, anche se non brilla per capacità di gestione, aspira a diventare banchiere e produttore di beni e servizi. E la cosa, purtroppo, è vista di buon occhio dai cittadini che diffidano del mercato e della concorrenza.
Un nuovo fisco per la crescita
Il nostro sistema fiscale è sfilacciato e distorsivo. La riforma deve essere complessiva e organica e non può essere usata per acquisire consenso. Una prima analisi dei problemi legati a IRPEF, IVA, IRAP e fisco municipale.
I limiti della politica economica dell’EU
Non è più il tempo del dominio della politica monetaria. Prima o poi si deve tornare alla questione di individuare imposte autenticamente europee per finanziare beni pubblici continentali, pagati dai cittadini e dalle imprese e non dagli stati membri.
50 anni di Regioni
Anche se alcune Regioni conseguono risultati più che soddisfacenti, è il sistema, nel suo complesso, che risulta scarsamente equo, malgrado i proclami, pochissimo autonomo, costoso e sostanzialmente inefficiente. Anacronistiche le Regioni a statuto speciale.
Eurobond e dintorni
Al di là del folclore della nostra politica, gli esperti si stanno confrontando su come reagire alla crisi. L’Italia si trova in un una condizione di grande debolezza. Le difficoltà arrivano da lontano ma sono state aggravate da scelte economiche basate solo sulla spesa corrente.
L’anno che verrà
Previsioni negative per l’economia italiana anche per l’anno appena iniziato. Nelle principali forze politiche manca la consapevolezza del declino del Paese e prevale una visione statalista e assistenzialista già fallita negli ani ’70.
MES, i termini del problema
Se facciamo saltare la ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) saremo i primi a pagarne le conseguenze. I mercati potrebbero rifiutare i nostri titoli.
Luci e ombre della manovra
Con la manovra economia, dice il Governo, più flessibilità per gli investimenti e riduzione del debito. Ma è vero? Per la prima sicuramente si, per il secondo dobbiamo aspettare la legge di Bilancio.