• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

Europa matrigna?

Non si può onestamente dire che i Paesi nordici abbiano tutti i torti. In Europa molte cose sono da cambiare ma la narrazione di questa UE matrigna e solo matrigna è stucchevole e sbagliata.

3 Aprile 2020 da Lorenzo Colovini Lascia un commento

Mettiamoci per un momento nei panni dei famigerati Paesi nordici (Germania e Olanda in testa) e proviamo a vedere la cosa dal loro punto di vista.

Immaginate di essere in un condominio. Voi, la famiglia A (la Germania), avete un buon reddito familiare, pagate regolarmente le spese condominiali di spettanza secondo i millesimi, avete una gestione oculata delle vostre finanze e non fate spese folli. Nello stesso condominio abita la Famiglia B, una famiglia numerosa (l’Italia), gente che lavora per carità, che pure ha un buon reddito ma che spende e spande e per farlo si indebita. Ha acceso più di qualche mutuo in banca nel passato e, nonostante ultimamente avesse potuto ridurre l’esposizione delle banche di un po’, ha continuato a fare spese discutibili: una TV al plasma megagalattica che voi neanche vi sognereste, viaggi e mancette a destra e a manca ai figli (quota 100, il reddito di cittadinanza, gli 80 euro). Però, dite voi, “affari loro, finché pagano regolarmente le spese condominiali chi sono io per mettere bocca negli affari loro?”

Ad un certo punto si verifica una tromba d’aria che semi distrugge il tetto e provoca nei singoli appartamenti gravi danni (il Covid19), contemporaneamente mettendo in ginocchio l’attività di tutti e riducendo il reddito, proprio nel momento in cui ce n’è più bisogno per mettere a posto gli appartamenti. La Famiglia B è tra quelle che ha riportato più danni e si trova in braghe di tela. Il condominio (qui permettete uno sforzo di fantasia per stare nella metafora) ha ottenuto dalla banca (la BCE) che questa faccia un credito elevatissimo alla Famiglia B (la garanzia di acquisto di 220 miliardi in titoli italiani da parte della BCE) a tassi molto ragionevoli. Nonostante sia un aiuto clamoroso (sentire a proposito Carlo Cottarelli https://www.youtube.com/watch?v=d2tsIC3YQYw) la Famiglia B, durante la riunione straordinaria di condominio, piange il morto e dice a voi che siete disumani, che non li volete aiutare, dov’è la solidarietà ecc. Allora proponete loro: “ti prestiamo anche noi dei soldi, con la cassa condominiale, proprio per impedirti di andare in rovina però a condizione (il MES condizionato) che ci certifichi tutte le spese, non è che i soldi che ti diamo noi li butti dalla finestra” (es. salvataggio di Alitalia). Ma la Famiglia B non ci sta, si indigna per questa pretesa di condizionamento indebito che lede la sovranità della famiglia e contropropone: “apriamo un mutuo a nome di tutto il condominio. Il debito non sarà nostro ma di tutti” (Coronavirus Eurobond). Alla freddezza che segue alla proposta, quello della Famiglia B che fa la parte del poliziotto buono (Di Maio) spiega anche perché: “il MES vorrebbe dire fare altri debiti” (vedasi la nostra rubrica Il Bastian Contrario). Il che alle vostre orecchie si traduce così: “io non voglio che tu mi presti soldi, perché dopo ho l’onere di restituirteli. Voglio che ci indebitiamo insieme e quindi poi il mio debito spero di farlo rimborsare a te”. Ora, foste voi della famiglia A sareste così entusiasti della proposta? Forse che quelli della famiglia B meritano particolarmente perché sono tanto simpatici, ci hanno sempre trattato bene? Manco per niente.. se il poliziotto buono vuole indebitarsi a spese nostre, quelli cattivi a giorni alterni te li raccomando. Uno manda anatemi contro il condominio (Salvini), dice che vuole uscire e che fanno bene quei condomini che pensano agli affari propri (Orban e compagnia), un’altra ci accusa di voler rubare l’argenteria di casa (Meloni)..

Insomma, onestamente, i nordici hanno proprio tutti i torti? Certo, ci sono molte ragioni di segno opposto. Vero è che la UE non ha certo dato grande prova di sé e il Coronavirus è un flagello comune che andrebbe affrontato con risorse comuni, vero che ovunque vi sono rigurgiti di egoistico sovranismo, vero che c’è il pessimo precedente della Grecia https://www.ilpost.it/filippomariapontani/2020/03/31/giustiniano-varufakis-e-la-peste/?fbclid=IwAR0WlPG4BMZn1RWNxzfAap7K-I9Yz7o0T3iDOm8UNKXRSek2vf0Dl9FMo8w (ma questo è un caso molto diverso), vero che Paesi che fanno i difficili sono i primi a giocare sporco con le regole fiscali.. Vero, soprattutto, che mai come in questa circostanza si tocchino con mano i limiti della costruzione europea.  Ma la narrazione di questa UE matrigna e solo matrigna è stucchevole e sbagliata. In che condizioni saremmo ora se non avessimo l’ombrello della BCE per esempio. Se, come qualche genio della Lega fino a poco tempo fa predicava, fossimo tornati alla lira? La realtà è che ci aspetta un periodo durissimo, che andrà affrontato con la testa sulle spalle, chiedendo ai partners europei il giusto rispetto e la solidarietà necessaria con misura.  Quanto al sovranismo, io vedo a livello europeo due esiti antitetici, entrambi possibili.

Quello negativo è che la crisi profonda delle economie di tutto il mondo (sì, non solo l’Europa purtroppo) generi un tale malessere diffuso da fare prevalere fallaci soluzioni autoritarie e di chiusura totale. Se così fosse, non ci sarebbe limite a scenari anche apocalittici. Certo, la Storia non si ripete mai uguale a sé stessa ma il precedente che ha portato alla Seconda Guerra Mondiale sta lì come monito orrendo.

Quello positivo vede invece il declino di sovranismi e argomentazioni da homo homini lupus. La prova che abbiamo di fronte è di tale portata, implica una tale quantità di casini economici, produttivi e finanziari, a livello sovranazionale, che la becera risposta sovranista non è oggettivamente all’altezza. Ci aspetta una fase in cui mai come ora la politica dovrà fare i conti con l’economia, i problemi ambientali, la sostenibilità, i grandi operatori industriali. Impossibile rinchiudersi nel proprio guscio. Strutturalmente impossibile. Un conto è affrontare falsi problemi (ingigantiti a dismisura per creare consenso), o fare marchette elettorali per l’elettorato di riferimento. Un altro è (saper) affrontare problemi reali e complessi strutturalmente e oggettivamente sovranazionali. Ora che l’unico migrante indesiderato è il Covid19 è lecito sperare che per certi parolai di casa nostra sia cominciata l’ora del declino. Che poi cominci quella di un vero e sano riformismo è un auspicio molto ottimista..

Chiosa finale: tornando alla UE, se davvero questa vuole dimostrare di avere un senso e una identità, una cosa deve fare qui ed ora.  Consiglio e Parlamento Europei dicano subito e in modo inequivocabile che quello che sta succedendo in Ungheria è inaccettabile. Distratti dall’emergenza della pandemia stiamo trascurando che quello operato da Orban è un vero e proprio colpo di Stato e ad oggi l’Ungheria non ha le caratteristiche e i requisiti per fare parte dell’Unione. E non c’è coronavirus che tenga.

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Economia

Info Lorenzo Colovini

Nato a Venezia nel 1959, vi ha sempre risieduto tranne alcuni periodi per lavoro. Laureato in ingegneria elettrotecnica nel 1984 all’Università di Padova, sposato con due figli gemelli (ormai 25enni) lavora all’Enel, settore Distribuzione, da 1987. Ha svolto per circa 20 anni incarichi nel territorio per poi passare ad attività di carattere nazionale nel International Business Development, lavoro che lo porta a passare molto tempo all’estero. Sempre come business developer di Enel, ha vissuto a Pechino per circa un anno e mezzo (2008-2009). Collaboratore fisso della testata on line Luminosi Giorni, rivista di cultura politica con particolare attenzione a temi dell’area veneziana. Fa parte del Direttorio di UNAeUNICA, associazione trasversale nata per contrastare l’ipotesi di divisione del Comune di Venezia nelle due parti di acqua e di terra.

Post precedente: « I numeri dei decessi
Post successivo: O’ Giggino »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

La prima uscita

27 Febbraio 2023 | Il Bastian Contrario

Elly Schlein: “ La pace in Ucraina non si fa con le armi. Sosteniamo l’accoglienza, sbagliato aumentare le spese militari”.

Non c’è che dire.

La ragazza ci darà delle soddisfazioni.

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Crisi continua

26 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento Libera nos a malo (2 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento libera nos a malo (1 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Adda passà a nuttata (2 di 2)

17 Ottobre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • RC su L’Italia e il fantasma della Nazione
  • Elisabetta Briano su Il sogno Schlein
  • Elisabetta Briano su Le due paci possibili
  • Sergio Giusti su La riforma fiscale della Meloni
  • daniela su Autonomia è responsabilità
  • Roberto su Ucraina: prima della “battaglia finale”
  • Ennio su Il sogno Schlein
  • MARCO POGGI su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Marco Mayer su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Manuela Carpinelli su Lettera aperta di una preside fiorentina
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it