• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

Alleanza per gli investimenti

Gli investimenti pubblici in Italia sono arrivati a cifre ridicole in questo ultimo decennio. Ora stanno sui 50 miliardi l’anno. In dieci anni il paese ha perso non meno di 100/150 miliardi di interventi necessari sia sulle nuove strutture che sulla manutenzione delle vecchie.

18 Maggio 2023 da Mauro Grassi Lascia un commento

Non voglio fare il solito articolo “pippone” che parla di alluvioni quando c’è una tragedia nel paese con morti, danni e città allagate. Come fino a poco tempo fa parlava di siccità di fronte alla mancanza di pioggia e alla penuria di acqua per l’agricoltura, per la natura e per il normale scorrimento dei fiumi.

E non voglio neppure citare la famosa frase: l’avevamo detto. Sarebbe inutile. E non porterebbe a nulla. Vorrei solo fare un appello. Alle persone di buona volontà, ai politici seri, di qualunque estrazione e idea politica, e ai rappresentati delle istituzioni. Un appello ad una Alleanza per “far crescere gli investimenti nel paese”.

 Lo so che detto così non riscalda i cuori. Lo so che il cittadino medio se gli dici di aumentare gli investimenti pubblici pensa subito a lavori costosi, mal fatti e a piccole e grandi tangenti come accompagnamento. E che gli interessa di più se gli levi una accisa sulla benzina, se gli regali una caldaia o un lavoretto in casa o se gli abbassi il costo della bolletta del gas. Ma purtroppo la situazione è grave. E bisogna cambiare, da subito per i prossimi venti anni.

Gli investimenti pubblici in Italia sono arrivati a cifre ridicole in questo ultimo decennio e nonostante un po’ di ripresa attuale stanno ancora sui 50 miliardi l’anno. Questo significa che in dieci anni il paese ha perso non meno di 100/150 miliardi di interventi necessari sia sulle nuove strutture che sulla manutenzione delle vecchie. E senza infrastrutture e senza una moderna manutenzione migliorativa il paese invecchia e non ce la fa a supportare lo sviluppo che deve essere dinamico e sostenibile.

Il tema dell’acqua, della troppa acqua e della poca acqua, è emblematico a tale proposito. Nell’ultimo decennio non abbiamo destinato neppure un miliardo l’anno (se va bene) per investimenti pubblici nel settore e dobbiamo ringraziare la presenza di imprese industriali efficienti e capaci nel Servizio idrico integrato se, almeno nel settore civile, si raggiungono oggi i due miliardi e mezzo di investimento “privato”. Ancora non sufficienti ma certamente superiori rispetto a quella nullità degli investimenti realizzati dalle gestioni pubbliche municipali.

Eppure, proprio nell’acqua, ci vorrebbe un piano almeno ventennale che dovrebbe riuscire a spendere almeno 5 miliardi all’anno. Sono fattibili? Sono possibili per il paese? Certamente si. Purché l’Alleanza per gli investimenti riesca ad imporre ai Governi, a quello attuale e a quelli che verranno nei prossimi venti anni, un aumento sostanzioso all’attuale livello di spesa. Diciamo, per cominciare, portare gli investimenti pubblici da 50 ad almeno 65 miliardi l’anno.

Dobbiamo raggiungere tre obiettivi. Il primo è quello di ristrutturare il paese, manutenerlo ad un livello di qualità e introdurre tecnologie innovative che sono parte rilevante oggi e sempre di più delle infrastrutture del paese. Il secondo è quello di finirla con la pratica aberrante ed egoistica di aumentare ad indebitare il paese destinando risorse senza copertura a spese correnti o a spese, che pur classificate magari sotto la voce di spesa in conto capitale, hanno però la stessa natura economica. Il terzo è quello di aumentare l’investimento in “adattamento al cambiamento climatico” perché è con quello che dobbiamo oggi e ancora di più nel futuro fare i conti.

Insomma non è più tempo di chiacchiere. Non state ad ascoltare il solito politico di basso livello che vi parla di interventi sulle alluvioni quando accadono, sulla siccità quando c’è o sulle energie rinnovabili quando aumenta il prezzo del gas. C’è bisogno di una riconversione ventennale del paese. E l’Allenza per gli investimenti è l’unico soggetto che può bilanciare un paese alla deriva dove un certa politica sa soltanto “regalare” e i cittadini soltanto “aspettare un regalo”. Basta con lo Stato che regala, è tempo di uno Stato che investe e rafforza così il paese. Lo dobbiamo a noi e ancora di più alle prossime generazioni.

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Politica

Info Mauro Grassi

Mauro Grassi. Nato e residente a Firenze 68 anni. Laureato in statistica e in economia a pieni voti. E' stato Direttore di ricerca all'Irpet (Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana) fino al 2000. Quindi Direttore Generale della Regione Toscana fino al 2011. Dopo una breve esperienza di Assessore all'Ambiente e all'Urbanistica al Comune di Livorno ha svolto dal 2013 incarichi di direzione presso il Ministero delle Infrastrutture e la Presidenza del Consiglio (Direttore di #Italiasicura). Attualmente svolge attività di Consulenza in campo ambientale.

Post precedente: « Chiare, fresche e dolci acque
Post successivo: Riforme: la gara a far finta di non capire »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

Ve c’hanno mai mannato a quer paese?

10 Agosto 2023 | Il Bastian Contrario

Massimo Segre, davanti agli invitati ai quali doveva annunciare le proprie nozze con Cristina Seymandi ha sorpreso tutti annunciando che lasciava la fidanzata rea di averlo “tradito”. Il Corriere on line ha dedicato all’increscioso fatto ben quattro articoli.

Dolore a parte, una prece. Massimo, Cristina e ex Corrierone…Per favore andate tutti a quel Paese

Achtung Deutschland!

21 Settembre 2023 | Il tocco di Alviero

Poveri ma belli

27 Giugno 2023 | Il tocco di Alviero

Nemo proheta in patria

16 Giugno 2023 | Il tocco di Alviero

A tutto debito

29 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Italia una Repubblica fondata sul debito pubblico

11 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Il vitello d’oro

24 Aprile 2023 | Il tocco di Alviero

Everything everywhere all at once

27 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • Riccardo Catola su Migranti, una risposta a Catola
  • Riccardo Catola su Migranti, una risposta a Catola
  • Elisabetta Lucariello su Quando uno spot diventa un caso politico
  • Riccardo Catola su L’Europa o si difende o muore
  • Riccardo Catola su L’Europa o si difende o muore
  • Riccardo Catola su Il futuro di Firenze/5
  • Alessandro Giusfredi su L’Europa o si difende o muore
  • Silvano su L’Europa o si difende o muore
  • Marco Mayer su Ustica e la ricerca della verità
  • Carlo Giovanardi su Ustica e la ricerca della verità
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it