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Solo Riformisti

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Lettera aperta al Governo

L’Huffpost ha rivolto dieci domande al Ministro della salute, Speranza. Le riprendiamo e le giriamo a tutto il Governo. Nel nostro piccolo, ad aprile, avevamo fatto la stessa cosa. Speriamo che ora il risultato sia diverso.

22 Dicembre 2020 da Redazione Solo Riformisti Leave a Comment

Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri

Sig. Ministro della Salute

p.c.

Sigg.  Capigruppo PD di  Camera e Senato della Repubblica

Sigg. Capigruppo IV di  Camera e Senato della Repubblica

Gentilissimi,

facciamo proprie le domande formulate da Pier Giorgio Gawronski sul suo  blog di Huffpost che ripropongono, aggiornate alla terribile esperienza della prima e della seconda fase della pandemia,  quelle che nel nostro piccolo ci eravamo posti, su Solo Riformisti il 2 aprile scorso, nell’infuriare della pandemia https://www.soloriformisti.it/il-virus-tutte-le-domande/

E’ vostro dovere rispondere, lo dovete   ai familiari dei  tanti concittadini deceduti, dei tanti che si sono gravemente ammalati, di un paese intero che ha pagato un prezzo altissimo per la scuola, per l’economia.

A questo si aggiunge la percezione di un totale scollamento all’interno della burocrazia del Ministero della Salute, impegnata in uno sconfortante scarico di responsabilità mentre il personale sanitario  è ancora eroicamente impegnato a salvare le vite.

Grazie per la sollecita risposta

  1. Perché non chiese al SSN (medici di base, ospedali) di segnalare l’eventuale diffondersi di polmoniti interstiziali, e nei casi sospetti di fare un tampone, lasciando il Covid svilupparsi sottotraccia per oltre un mese?
  2. Perché non diede direttive alle Regioni per proteggere la “prima linea”, il personale sanitario del SSN che avrebbe patito decine di migliaia di malati e di morti?
  3. Perché non informò i dirigenti politici del Paese, impedendo loro di valutare la situazione: tanto che molti di loro (Zingaretti, Salvini, ecc.) lanciarono una improvvida campagna, nel momento peggiore, per “riaprire” la Lombardia?
  4. Perché attese fino al 9 marzo per mandare in onda degli spot per informare la gente sui sulle cautele (distanziamento, igiene delle mani, ecc.) da adottare? Perché Conte non si è rivolto al Paese a reti unificate per indirizzare i comportamenti (solo 7 marzo fece una ‘diretta su Facebook’), lasciando a lungo l’opinione pubblica in balia dei talk show?
  5. Perché attese il 6 marzo per avviarele pratiche CONSIP per l’acquisto di ventilatori polmonari, mascherine, protezioni per il personale sanitario; il 15 marzo per stanziare i relativi fondi, quando ormai sui mercati internazionali non si trovava più nulla; il 15 marzo per avviarele procedure per assumere nuovo personale medico-infermieristico?
  6. “Non avrei mai immaginato di vedere a Bergamo sfilare gli autocarri dell’Esercito con le bare… [delle] vittime del Covid-19”: questo disse Giuseppe Conte il 25 marzo in Parlamento. Ma ora sappiamo che da mesi il Governo, nella persona del Ministro della Salute, ben sapeva ciò che stava per accadere. Dobbiamo desumere che Lei non informò il Presidente del Consiglio? O che il Presidente del Consiglio mentì al Parlamento e al Paese?
  7. Il 12 marzo il premier spiegò la c.d. “gradualità” delle misure governative: “per dare a tutti la possibilità di adattarsi, di capire”. Come poteva la gente capire se il suo Governo celava la vera situazione? Il senso di quelle dichiarazioni era: “Ritardiamo l’opera di prevenzione, nonostante sia necessaria, per evitare l’impopolarità”? Come spiega la scelta di inseguire il virus con 15-20 giorni di ritardo?

In estate e autunno:

  1. Perché non ha pubblicato sul sito del Ministero una strategia nazionale per prevenire la 2° ondata: chiara, comprensibile a tutti i cittadini?  Perché il Governo non ha investito tempestivamente e massicciamente nella strategia del “test, trace, isolate, and support” (testa, rintraccia, isola, e aiuta) per isolare in modo selettivo gli asintomatici infetti, come hanno fatto tutti i paesi – in Asia, Oceania, Europa Settentrionale – che hanno sconfitto la pandemia? Perché ha preferito i lockdown generalizzati? Perché non ha accolto, né ha mai neppure risposto alla proposta di Crisanti inviataLe in Agosto?
  2. Perché a fine settembre, quando tutti gli indicatori avvertivano che la 2° ondata era iniziata, il Governo è rimasto inerte, lasciando degenerare la situazione, per poi dover imporre poi sacrifici più gravi, più a lungo?
  3. Perché il Governo ha lasciato soli i medici di base di fronte alla 2° ondata, senza direttive e protezioni?

Come altre testate (Report, Lancet, ecc.) anche noi attenderemo le sue risposte. La mancanza di trasparenza, l’8 febbraio assurta a linea politica del Governo, impedisce ai cittadini di valutare le politiche in atto, e i politici che governano. Forse è giunto il momento – non già un rimpasto qualsiasi, ma – di fare posto, al governo del Paese, a quegli italiani che dimostrano competenza, visione, idee chiare, capacità di risolvere i problemi. Spero che Ella vorrà aiutarci a capire con le Sue risposte.

 

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