• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli
Si capisce come il PD sia fortemente condizionato dalla prospettiva di un centrodestra che i sondaggi quotano sopra il 45%. Ma creare uno schieramento alternativo per sommatoria, senza il mastice di una politica e di un programma, è velleitario.

PD-5Stelle: alleanza impossibile senza idee

Si capisce come il PD sia fortemente condizionato dalla prospettiva di un centrodestra che i sondaggi quotano sopra il 45%. Ma creare uno schieramento alternativo per sommatoria, senza il mastice di una politica e di un programma, è velleitario.

29 Giugno 2021 da Nicola Cariglia Lascia un commento

Per quanto è dato sapere, la polemica tra Grillo e Conte, attualmente le massime personalità cinquestellate, non riguarda prospettive politiche e programmatiche. Verte su questioni statutarie: più semplicemente banali questioni di  potere all’interno del movimento. Questioni, del resto, che ne hanno accompagnato tutta la storia, da quando Grillo la iniziò sull’onda di un plateale Vaffanculo. Non essendoci obbiettivi, ma soltanto una ripulsa arrabbiata della classe politica precedente, tutte le discussioni tra 5Stelle si concentrarono sulle procedure per selezionare la propria classe dirigente, il divieto del doppio mandato ed altri ingenui accorgimenti atti a coltivare la presunzione di essere e rappresentare qualcosa di diverso e mai visto.

Curiosamente qualcosa di simile è avvenuto dentro il PD, che, invece, si identificava con la concezione politica opposta a quella che i nuovi venuti intendevano rappresentare. Anche nel PD, partito garante del sistema, le continue lotte intestine, e le scissioni, si sono scatenate senza che emergessero, tra i protagonisti, le differenze politiche e programmatiche: fino al punto da provocare il disgusto e le conseguenti dimissioni da segretario di Zingaretti.

E’ un vuoto che i due partiti dovrebbero colmare se intendono rendere credibile la loro possibile alleanza. Pare però assai improbabile a giudicare dai fallimenti nelle trattative per le alleanze nei maggiori comuni, dalle frizioni registrate prima nel governo Conte 2 ed ora nel governo Draghi, e dalle diverse opinioni su troppi temi di politica interna e internazionale. Si capisce come il PD sia fortemente condizionato dalla prospettiva di un centrodestra che i sondaggi quotano sopra il 45%. Ma creare uno schieramento alternativo per sommatoria, senza il mastice di una politica e di un programma, è velleitario. In altra parte di questo giornale, Enrico Cisnetto da un lato mette in guardia tutti (destra, sinistra e centro) a non fare eccessivo affidamento sui sondaggi; dall’altro rinnova una proposta suggestiva: uno schieramento pro Draghi ma senza Draghi. In effetti l’attuale presidente del consiglio si sta dimostrando non solo un abile tecnico e non solo un illustre economista. Ha messo in campo, con gli atti e senza retorica, capacità e valori politici dei quali si sente un grandissimo bisogno: lo ha fatto definendo “dittatore” un dittatore, ribadendo la laicità dello Stato, tenendo dritta la barra su importanti riforme (compresa la giustizia), sforzandosi di dare maggiore efficienza alla pubblica amministrazione (come si è ben visto con le vaccinazioni e gli altri provvedimenti di contrasto alla pandemia. Insomma, a differenza di quanto accaduto ad altri personaggi illustri,  a Draghi la prova del governo sta facendo bene: ha aumentato il suo prestigio e la fiducia in lui. Una alleanza che ne riproponga i valori senza coinvolgerlo direttamente, una sorta di fronte repubblicano potrebbe interessare un’area trasversale sufficientemente vasta. Farebbe del bene al nostro Paese, sia che si collocasse al  governo sia che fosse destinata a stare all’opposizione. Quella di Cisnetto è’ solo una idea allo stato embrionale. Ma, a parte la destra, non sembra che in giro ci sia molto di più.

 

 

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Redazionale

Info Nicola Cariglia

Post precedente: « La nuova avventura di Brugnaro
Post successivo: 5Stelle, da Capanna a Mastella? »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

Il tema

1 Giugno 2023 | Il Bastian Contrario

Ci piace portare insieme ai nostri amministratori il PD verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investa e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare. E’ questo il tema.

Ah, ecco…

(by Elly Schlein)

A tutto debito

29 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Italia una Repubblica fondata sul debito pubblico

11 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Il vitello d’oro

24 Aprile 2023 | Il tocco di Alviero

Everything everywhere all at once

27 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • Luigi su Sanità pubblica, cosa non funziona
  • Giulio Di Donato su Lettera aperta a Carlo Rovelli
  • Silvano su Italiasicura, le “fake news” grilline
  • Maria Acomanni su Italiasicura, le “fake news” grilline
  • Giorgio Linguaglossa su Lettera aperta a Carlo Rovelli
  • Silvano Dalpasso- Urbanista territorialista su Cattolici e Partito Democratico
  • Il macigno del debito pubblico - Rinascimento Europeo su Il macigno del debito pubblico
  • Maria Acomanni su Da promessi a falliti sposi
  • Gloria Pianigiani su Partito unico liberaldemocratico: la pazienza è finita
  • Maria Acomanni su Partito unico liberaldemocratico: la pazienza è finita
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it