• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

L’eredità del PCI dopo 100 anni

Il PCI a 100 anni dalla nascita.Sono già intervenuti: Marc Lazard, Claudia Mancina, Gennaro Acquaviva, Franco Camarlinghi, Nicola Cariglia, Riccardo Nencini, Dario Parrini, Zeffiro Ciuffoletti, Ugo Finetti, Antonio Magliulo e Carlo Rubini.

12 Gennaio 2021 da Luciano Pallini Lascia un commento

Pensate quanto affonda nei tempi più remoti la nostra eredità genetica: recentissimi  hanno  accertato addirittura  la presenza nel DNA della popolazione mondiale di circa il 2% del corredo genetico dell’Homo di Neanderthal, vissuto tra 200.000 e 40.000 anni fa,  una eredità che tra l’altro spiega    una diversa risposta alla attuale pandemia in chi presenta questi genti: “Alcuni dei geni che abbiamo ricevuto in eredità sono utili, mentre alcuni sono dannosi”  ha spiegato il  genetista Hugo Zerberg del Karolinska Institute di Stoccolma.

Nell’imminenza del  centenario della nascita del Partito Comunista Italiano (allora PCdI, sezione della III internazionale)  con la scissione dal PSI consumata  in occasione del Congresso di Livorno, Solo Riformisti ha realizzato alcune interviste  per comprendere quali geni, utili e/o dannosi, conseguenti alla presenza e all’azione del PCI si possono rinvenire  oggi    nella società e nella politica italiana, ben oltre la conclusione del partito (1991) e fin dentro il PD, l’ultima delle mutazioni originate da quella matrice, anche considerando la presenza in queste formazioni di  dirigenti che di quella storia, ancorché in anni giovanili, sono stati protagonisti

Si parla di geni perché la diversità rivendicata da Berlinguer per il PCI “noi dichiariamo di essere un partito “diverso” dagli altri “ fu immediatamente letta  come rivendicazione di “diversità antropologica”, non soltanto  da commentatori pregiudizialmente ostili ma dallo   stesso suo successore alla guida del partito, Alessandro Natta  che ebbe a dichiarare in anni successivi “C’è una verità sostanziale , ma il tono è moralistico, settario ,nel senso di una superiorità da eletti, da puri” , da antropologicamente diversi e migliori

La “diversità antropologica” venne orgogliosamente recepita  dai suoi militanti e rivendicata come tratto distintivo di una comunità  politica  “altra” da quella nazionale, segnandone  il patrimonio genetico la cui permanenza ed influenza   intendiamo approfondire con alcune interviste ad esponenti della politica, della cultura, del mondo del giornalismo. Queste le domande rivolte a tutti gli interlocutori:

  1. Quali sono i geni utili che dalla esperienza del PCI si rintracciano  nella vicenda storica  italiana, contro quali vizi o derive può contribuire  ancora oggi a difendere la sinistra in primo luogo ma assieme la società e la politica italiana?
  2. Quali sono i geni dannosi trasmessi in eredità  che hanno contribuito e  contribuiscono a frenare le potenzialità ed a condizionare il ruolo e l’azione della sinistra per  il cambiamento del Paese  ?

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Redazionale

Info Luciano Pallini

Laureato in Economia e commercio all’università di Firenze con il massimo dei voti e la lode, Luciano Pallini è stato dal 1970 al 1975 responsabile dell’Ufficio studi del Comune di Pistoia. Qui, dal 1975 al 1988, ha ricoperto diverse cariche elettive. Già componente del consiglio di amministrazione dell’Irpet e della S.a.t. “Galileo Galilei” di Pisa, svolge da trent'anni attività di consulenza alle imprese e di ricerca economica. Attualmente svolge attività di coordinamento del Centro studi Ance Toscana e del Centro studi della Fondazione Filippo Turati. Presiede inoltre l’associazione E.s.t. (Economia società territorio) con la quale realizza progetti di sviluppo basati sulle risorse locali, in particolare i beni culturali.

Post precedente: « L’eredità del PCI/12
Post successivo: Il fascino discreto dell’uomo di gomma »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

La prima uscita

27 Febbraio 2023 | Il Bastian Contrario

Elly Schlein: “ La pace in Ucraina non si fa con le armi. Sosteniamo l’accoglienza, sbagliato aumentare le spese militari”.

Non c’è che dire.

La ragazza ci darà delle soddisfazioni.

Everything everywhere all at once

27 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Crisi continua

26 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento Libera nos a malo (2 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento libera nos a malo (1 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • RC su L’Italia e il fantasma della Nazione
  • Elisabetta Briano su Il sogno Schlein
  • Elisabetta Briano su Le due paci possibili
  • Sergio Giusti su La riforma fiscale della Meloni
  • daniela su Autonomia è responsabilità
  • Roberto su Ucraina: prima della “battaglia finale”
  • Ennio su Il sogno Schlein
  • MARCO POGGI su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Marco Mayer su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Manuela Carpinelli su Lettera aperta di una preside fiorentina
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it