• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

La guerra occulta del Cremlino, tra troll e hacker

Come si è arrivati al controllo dei mezzi di informazione in Russia e alla manipolazione delle notizie fuori confine. Nomi, episodi, cifre, mezzi, strategie della ventennale guerra ibrida di Putin. Martedì 21 giugno a Pistoia la presentazione del libro di Marta Ottaviani “Brigate russe”

8 Giugno 2022 da Paolo Vannini Lascia un commento

“Brigate russe. La guerra occulta del Cremlino tra troll e hacker” è il libro recentemente dato alle stampe dalla giornalista Marta Ottaviani, che verrà presentato martedì 21 Giugno, alle 18, nella Galleria Vittorio Emanuele di via degli Orafi, a Pistoia. Un testo che consiglio vivamente: perché é scritto bene e si legge d’un fiato ma soprattutto perché disegna un quadro per molti lettori ancora sconosciuto di quella “guerra parallela”, “info war” o come altro la si voglia definire, che la Russia di Putin ha messo in atto ormai da un ventennio, in modo crescente e sistematico.

LA GUERRA DELL’INFORMAZIONE – Marta Ottaviani ci guida per mano alla scoperta di questa nuova forma di conflitto, con date e numeri, citando episodi e personaggi chiave, fin dall’apparire sulla scena di Vladimir Putin, primo ministro della Federazione già alla fine del 1999. Ottaviani ricorda come i russi siano stati “fra i più costanti e zelanti”, fin dai tempi dell’Urss, a praticare la costruzione “di una realtà parallela che non si ferma davanti a nulla”, la cosiddetta teoria della maskirokva, ossia dell’inganno. Era già qui in nuce quella che verrà successivamente ribattezzata “information warfare”, un modo di fare la guerra utilizzando un’informazione distorta se non del tutto capovolta. Ci ricorda il primo personaggio a teorizzarla Aleksandr Gelevic Dugine e i mezzi per condurla: “l’utilizzo dei media, dei social e la velocità nella comunicazione grazie alle nuove tecnologie”. C’è chi l’ha definita guerra ibrida (“hybrid warfare”), secondo altri guerra ambigua, non convenzionale o guerra grigia. Al di là delle diverse definizioni, la sostanza non cambia: “ambiguità, basso grado di elementi distintivi e possibilità di negare tutto”, riassume la Ottaviani.

LA MANIPOLAZIONE DELL’OPINIONE PUBBLICA – Figura chiave è Valerij Gerasimov, grande teorico della guerra non lineare, tanto da far coniare ai cultori della materia il termine “dottrina Gerasimov”. E’ con lui che i mezzi non militari per raggiungere obiettivi politici e strategici “superano la potenza delle armi nella loro efficacia”. Inizia il ribaltamento della realtà con un grande investimento in ”comunicazione strategica, guerra psicologica e manipolazione dell’opinione pubblica”.

LA INFO WAR FUORI DAI CONFINI RUSSI – Per ottenere questi risultati la Russia investe, e tanto, sui nuovi “guerrieri informatici”, difficilmente riconducibili peraltro al governo russo. E il primo ad individuare le grandi potenzialità di questa infowar è proprio Putin. E’ qui che l’autrice ci aiuta ripercorrendo la creazione e lo sviluppo di una serie di nuove strutture di controllo soprattutto della rete (le sigle abbondano), con l’obiettivo di controllare l’informazione, impedire la diffusione di quella sgradita, propagandare una propria realtà parallela  negli altri Paesi.

Gli esempi concreti di attacchi informatici di vario genere abbondano: il “debutto” in Estonia, “la prova generale” in Georgia, il “punto di non ritorno” in Ucraina e Crimea. E dai Paesi più vicini e confinanti ai nemici di sempre, gli USA soprattutto, vittima designata la candidata democratica alla presidenziali, Hillary Clinton, “il politico americano più danneggiato – sostiene Ottaviani – dai cyber crimini russi”. Quindi il tema dei vaccini, con gli “attacchi hacker a diverse organizzazioni legate alla ricerca” ma anche ad ospedali americani oltre a quelli “non per nuocere ma per spiare”.

LE BRIGATE DEL WEB – A fianco gli hacker ci sono poi i Kremlintrolls, vera fabbrica di troll votata alla causa. Le vittime di aggressioni verbali sono giornalisti e personaggi del mondo liberale: su tutti spicca il nome di Anna Politkovskaja, giornalista di Novaya Gazeta, assassinata nel 2006.

A guidare questa guerra delle informazioni sono prima Sudov e poi Volodin, nomi che forse dicono poco a tutti noi ma che in questo libro si impara a conoscere con una certa angoscia. Così come si ha ben chiaro l’investimento di uomini e mezzi di Putin nella “fabbrica delle notizie”, la creazione di redazioni impegnate a creare vere e proprie “fake news” con, in più rispetto al passato, una sezione straniera. L’obiettivo è “essere credibili e non farsi scoprire”. Quindi  i troll dal 2013 iniziano pesantemente a farsi sentire in Polonia, Ucraina, quindi la vera prova generale con la Brexit, infine le elezioni presidenziali americane culminate con l’elezione di Donald Trump. Si arriva alla guerra dei vaccini e quella contro gli avversari interni come Naval’Ny.

RIBALTATA LA NARRAZIONE DEI FATTI – Il “soft power” russo, ci dice Marta Ottaviani, ha cercato di cambiare la narrazione dei fatti e spesso c’è riuscito e ci sta riuscendo, anche  grazie ad un sistema di informazione interna ormai completamente assoggettato al Cremlino, quando non creato ex novo con precisi obiettivi di info war: siti, think tank, agenzie giornalistiche. In conclusione, una “ragnatela degli inganni”, un modo di “inquinare il dibattito nelle società occidentali”. E l’autrice conclude il suo testo come meglio non avrebbe potuto in riferimento alla drammatica attualità di oggi, l’Ucraina aggredita e straziata dall’invasione russa. Sul dramma della guerra: “E’ disumano, è inaccettabile e, in tutto il suo orrore, è drammaticamente evidente, anche se qualcuno ha cercato vergognosamente di sminuirlo e giustificarlo”. E su quello delle coscienze: “Il bombardamento delle coscienze è molto più impalpabile, subdolo e ha l’obiettivo di toglierci il nostro bene più prezioso: la libertà di pensare con la nostra testa”.

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Politica

Info Paolo Vannini

Post precedente: « Dissidenti
Post successivo: Copasir, Giletti e la Pravda di Travaglio »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

Il tema

1 Giugno 2023 | Il Bastian Contrario

Ci piace portare insieme ai nostri amministratori il PD verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investa e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare. E’ questo il tema.

Ah, ecco…

(by Elly Schlein)

A tutto debito

29 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Italia una Repubblica fondata sul debito pubblico

11 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Il vitello d’oro

24 Aprile 2023 | Il tocco di Alviero

Everything everywhere all at once

27 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • Luigi su Sanità pubblica, cosa non funziona
  • Giulio Di Donato su Lettera aperta a Carlo Rovelli
  • Silvano su Italiasicura, le “fake news” grilline
  • Maria Acomanni su Italiasicura, le “fake news” grilline
  • Giorgio Linguaglossa su Lettera aperta a Carlo Rovelli
  • Silvano Dalpasso- Urbanista territorialista su Cattolici e Partito Democratico
  • Il macigno del debito pubblico - Rinascimento Europeo su Il macigno del debito pubblico
  • Maria Acomanni su Da promessi a falliti sposi
  • Gloria Pianigiani su Partito unico liberaldemocratico: la pazienza è finita
  • Maria Acomanni su Partito unico liberaldemocratico: la pazienza è finita
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it