• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli
Il PD ha tutte le ragioni per festeggiare ma ora deve essere capace di leggere la situazione politica del Paese.  L’idea di un raggruppamento che va dai comunisti ai liberaldemocratici non regge politicamente. Serve un Grande Piano Riformista e una coalizione che lo sorregga.

Chiara vittoria del PD ma…

Il PD ha tutte le ragioni per festeggiare ma ora deve essere capace di leggere la situazione politica del Paese.  L’idea di un raggruppamento che va dai comunisti ai liberaldemocratici non regge politicamente. Serve un Grande Piano Riformista e una coalizione che lo sorregga.

21 Ottobre 2021 da Mauro Grassi Lascia un commento

Come era nelle previsioni il centrosinistra vince in quasi tutte le sfide amministrative. Manca all’appuntamento del voto, cioè al primo turno, quasi un 20% rispetto al voto politico. Pertanto appare difficile dare a questo risultato un forte connotato politico.

Il centrosinistra, con un ruolo determinante del PD, dimostra di avere più credibilità del centrodestra nell’amministrazione dei Comuni e più capacità, questa volta ci è voluto davvero poco sforzo, nella scelta dei candidati migliori.

Il commento alle elezioni potrebbe finire qui. Se non ci fossero le affermazioni della Meloni e anche di Letta sul fatto che, in seguito alla dèbacle grillina, si è finalmente tornati, alla logica bipolare. Lo scontro è stato centrosinistra con il centrodestra e questo è il buon ritorno all’antico. Non più partiti “né di destra né di sinistra” come il M5s sempre pronti alle alleanze sia a destra che a sinistra. E neppure “terzi poli” di un centro riformista e liberaldemocratico che hanno grande difficoltà in Italia ad emergere a parte casi di soggetti singoli  come Renzi e Calenda o la Bonino che rappresentano figure di stampo personalistico e che appaiono, ad oggi, incapaci o non desiderosi di pensare a strutturare un’area politica più simile ad un partito che ad un raggruppamento personale.

La prima riflessione che va fatta è relativa al sistema elettorale. L’elezione del Sindaco in Italia è forzatamente “bipolare”. Tu puoi avere mille raggruppamenti al primo turno ma poi il sistema ti “costringe” ad uno scontro fra i primi arrivati. Che sono, perlopiù, rappresentanti del centrosinistra e del centrodestra. E anche in queste elezioni è emersa questa situazione col secondo turno caratterizzato da questo scontro tradizionale di tipo bipolare.

La seconda riflessione riguarda la tradizionale inconsistenza grillina nel voto amministrativo. Questa circostanza, oramai avvalorata da diverse tornate elettorali, ha reso nel centrosinistra fortemente egemone l’area e i candidati del PD che, senza arrivare a percentuali “bulgare”, hanno tuttavia dominato gli scontri per l’elezione dei Sindaci.

Senza queste due condizioni, il sistema elettorale e la inconsistenza grillina a cui si può aggiungere una affluenza intorno al 50%, la condizione politica del paese risulterebbe e molto probabilmente risulterà nella tornata politica decisamente diversa.

E allora cosa dovrebbe fare il PD e Letta che appaiono, e sono in termini istituzionali, i vincitori di questa elezione amministrativa?

Sicuramente rallegrarsi per la vittoria e per il recupero o la tenuta di Sindaci di centrosinistra, a forte sostegno del PD, nelle maggiori aree del paese. Questo è un dato di fatto e, qualunque sia l’affluenza, resta un elemento acquisito.

Ma subito dopo la festa occorre che il PD analizzi fino in fondo la situazione politica del paese le cui difficoltà non possono essere nascoste sotto il tappeto della vittoria amministrativa.

L’idea di un centrosinistra politico con il PD come perno e con un raggruppamento che va dai comunisti ai liberaldemocratici passando dai populisti del M5s non regge politicamente. E non può essere raggiunto solo sulla base della presenza di un sistema elettorale a tendenza maggioritaria. Questo raggruppamento non c’è nelle cose. Non c’è nel paese. Inutile tentare di imporlo per “forze di causa maggiore”. E allora, nel centrosinistra, rimane come unica possibilità l’idea di un PD che da partito dominante cerca di diventare egemone, proponendo al paese la Grande Riforma per la Grande Transizione, e sulla base di questa egemonia cerca di aggregare il massimo di omogeneità fra i raggruppamenti parlamentari.

Per fare questo ci vuole un sistema elettorale proporzionale, che lasci alle diverse forze del centrosinistra di rappresentare adeguatamente i propri referenti sociali e culturali. Ci vuole la capacità di realizzare e quindi proporre un Grande Piano Riformista per il Paese uscendo dalla logica del “giorno per giorno”. E quindi una collocazione che metta da parte definitivamente e chiaramente gli elementi populisti che sono entrati a far parte, attraverso il “grillismo” ma anche nelle file interne del PD, dell’approccio culturale e politico del centrosinistra italiano.

Insomma il lavoro da fare è ancora molto. Gioisca Letta per la vittoria in questa tornata elettorale. Ma non scambi, parafrasando la Caselli, “il fuoco di un cerino” per il “sole che non c’è”. Il risveglio potrebbe essere cattivo per il centrosinistra italiano e per il PD.

 

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Apertura

Info Mauro Grassi

Mauro Grassi. Nato e residente a Firenze 68 anni. Laureato in statistica e in economia a pieni voti. E' stato Direttore di ricerca all'Irpet (Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana) fino al 2000. Quindi Direttore Generale della Regione Toscana fino al 2011. Dopo una breve esperienza di Assessore all'Ambiente e all'Urbanistica al Comune di Livorno ha svolto dal 2013 incarichi di direzione presso il Ministero delle Infrastrutture e la Presidenza del Consiglio (Direttore di #Italiasicura). Attualmente svolge attività di Consulenza in campo ambientale.

Post precedente: « Allarme, sono fascisti
Post successivo: Turbati ma non preoccupati »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

Ve c’hanno mai mannato a quer paese?

10 Agosto 2023 | Il Bastian Contrario

Massimo Segre, davanti agli invitati ai quali doveva annunciare le proprie nozze con Cristina Seymandi ha sorpreso tutti annunciando che lasciava la fidanzata rea di averlo “tradito”. Il Corriere on line ha dedicato all’increscioso fatto ben quattro articoli.

Dolore a parte, una prece. Massimo, Cristina e ex Corrierone…Per favore andate tutti a quel Paese

Achtung Deutschland!

21 Settembre 2023 | Il tocco di Alviero

Poveri ma belli

27 Giugno 2023 | Il tocco di Alviero

Nemo proheta in patria

16 Giugno 2023 | Il tocco di Alviero

A tutto debito

29 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Italia una Repubblica fondata sul debito pubblico

11 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Il vitello d’oro

24 Aprile 2023 | Il tocco di Alviero

Everything everywhere all at once

27 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • Riccardo Catola su Migranti, una risposta a Catola
  • Riccardo Catola su Migranti, una risposta a Catola
  • Elisabetta Lucariello su Quando uno spot diventa un caso politico
  • Riccardo Catola su L’Europa o si difende o muore
  • Riccardo Catola su L’Europa o si difende o muore
  • Riccardo Catola su Il futuro di Firenze/5
  • Alessandro Giusfredi su L’Europa o si difende o muore
  • Silvano su L’Europa o si difende o muore
  • Marco Mayer su Ustica e la ricerca della verità
  • Carlo Giovanardi su Ustica e la ricerca della verità
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it