Ma possibile che un ministro, e per di più il ministro dei trasporti, non sapesse che l’autostrada del Brennero è già in mano pubblica per l’85%? La domanda se l’è posta il think tank Bruno Leoni che non credendo ad una lacuna così grossa ha anche provato a dare una risposta e la risposta, come accade alle toppe, è addirittura peggiore del buco. Per l’IBL infatti “dietro quella gaffe c’è una visione del privato e del pubblico molto più radicale: non è tanto il capitale sociale a distinguere società pubbliche e private, quanto la forma societaria o la pur minima presenza “inquinante” di un socio di minoranza privato. Che questa sia una consapevole idea di fondo del partito a cui Toninelli appartiene e non una semplice confusione lo si comprende guardando ad altre iniziative legislative e, in generale, alla retorica, non solo pentastellata, contro tutto ciò che è, sia pure vagamente, privato.
Alla Camera, ad esempio, è in discussione un disegno di legge sull’acqua pubblica che trasformerà i soggetti gestori delle reti idriche in enti di diritto pubblico, quando già il pubblico è assolutamente dominante nell’intero settore, solo che lo è sotto forma societaria. In Lombardia, la coalizione di centro-destra, a salda guida leghista, nel mirino ha messo la sanità “privata”, che in realtà offre un servizio pubblico fino ad oggi in condizione di relativa parità con gli erogatori statali, pensando di costruire consenso contro un sistema sanitario che il resto del Paese invidia ai lombardi: ma che è “contaminato” da una logica concorrenziale.
Se questa è l’aria che tira, l’Autobrennero diventa privata al pari di come possono esserlo le società municipalizzate, le Ferrovie, e persino la Rai.
Se il confine tra impresa pubblica e impresa privata dovesse spostarsi oltre la natura e la provenienza dei capitali e, conseguentemente, il controllo degli organi societari, per posizionarsi più radicalmente sulle modalità di gestione, al controllo pubblico si aggiungerebbe una conseguenza fondamentale: gli enti tornerebbero all’interno del perimetro pubblico, sia quanto a bilancio, sia quanto a procedure amministrative: una soluzione coerente con un’economia di stampo socialista.”
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