• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

Tornare a Pannella

All’opposizione di questa maggioranza e di questa opposizione, secondo una celebre frase di Pannella. E’ indispensabile privilegiare la strategia sulla tattica, senza avere troppa fretta di tornare al governo.

30 Aprile 2019 da Paolo Marangoni Lascia un commento

Sono passati 20 anni. Era il 14 giugno del 1999, avevamo appena votato per le elezioni europee e la lista Bonino aveva preso l’8,5% dei voti. Dal palco dell’Ergife, a Roma, Marco Pannella lanciò uno dei suoi appelli più famosi “Noi siamo un partito di opposizione alla maggioranza e di opposizione all’opposizione di questa maggioranza. Con questo risultato inizia una nuova gloriosa storia: quella della rivoluzione liberale per la creazione degli Stati Unti d’Europa”. Purtroppo la storia è andata in altra direzione. Il tentativo pannelliano di rivoluzionare il quadro politico italiano e poi quello europeo non andò in porto. Siamo ancora a quel punto. Anche oggi, forse ancora più di ieri, c’è una larghissima fetta di elettorato, largamente sopra il 30 per cento, che non si sente rappresentata dalle forze che sono presenti in Parlamento e, molto probabilmente, nemmeno da quelle che sono all’opposizione. Anche perché sia il PD che Forza Italia stanno in realtà cercando di sostituire, in maggioranza, uno dei due partiti che attualmente sono alleati. Forza Italia lo dice tutti i giorni richiamando esplicitamente la Lega al rispetto dell’alleanza di centro-destra che si presentò unita al voto per le politiche del 2018. Il PD di Zingaretti non lo dice in modo esplicito ma lo fa capire continuamente con dichiarazioni e proposte. Illuminante a questo proposito il saggio di Morlino e Raniolo, pubblicato dal Mulino con il titolo “Come la crisi economica cambia la democrazia. Tra insoddisfazione e protesta”. di cui parla anche David Allegranti sul Foglio di martedì 7 maggio. Ebbene, paragonando i programmi  per le Europee 2019 di PD e 5Stelle si vedono moltissime coincidenze, addirittura per 8 punti sui 10 principali. Come se non bastasse recenti dichiarazioni di Zingaretti sulla possibilità di rivedere il Jobs Act, addirittura reintroducendo l’art. 18, o sul mantenimento, in caso di governo PD, del reddito di cittadinanza, la dicono lunga sulla reale linea politica della nuova maggioranza del Partito Democratico in vista di un eventuale ricorso anticipato alle elezioni.

Chi è convinto che  per il nostro Paese sia indispensabile un riformismo radicale di marca liberaldemocratica, non può non essere all’opposizione sia di questa maggioranza che di questa opposizione. La strada è ancora di più in salita ma non è una strada impraticabile. Serve la pazienza di ricostruire dal basso, privilegiando la strategia sulla tattica. Senza avere la fretta di tornare subito al Governo del Paese.

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Politica Contrassegnato con: situazione politica

Info Paolo Marangoni

Nato a Rona nel 1975, insegna nelle scuole superiori. Ha la passione della storia e della politica. Vanta una discreta esperienza di amministratore locale. Non sopporta i sovranisti e gli euroscettici.

Post precedente: « Parenti serpenti
Post successivo: Via della Seta, un cappio al collo »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

La prima uscita

27 Febbraio 2023 | Il Bastian Contrario

Elly Schlein: “ La pace in Ucraina non si fa con le armi. Sosteniamo l’accoglienza, sbagliato aumentare le spese militari”.

Non c’è che dire.

La ragazza ci darà delle soddisfazioni.

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Crisi continua

26 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento Libera nos a malo (2 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento libera nos a malo (1 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Adda passà a nuttata (2 di 2)

17 Ottobre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • Elisabetta Briano su Il sogno Schlein
  • Elisabetta Briano su Le due paci possibili
  • Sergio Giusti su La riforma fiscale della Meloni
  • daniela su Autonomia è responsabilità
  • Roberto su Ucraina: prima della “battaglia finale”
  • Ennio su Il sogno Schlein
  • MARCO POGGI su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Marco Mayer su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Manuela Carpinelli su Lettera aperta di una preside fiorentina
  • Elisabetta Briano su Guerra e economia in Ucraina
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it