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Solo Riformisti

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Se Grillo e Salvini parlano di cose vere

Bisogna distinguere i problemi sollevati dalle soluzioni proposte. Solo le ultime sono sbagliate. E’ necessario trovare risposte diverse se vogliamo sconfiggere i populismi.

3 Dicembre 2019 da Paolo Macry 1 commento

Benché tradotti nel linguaggio del populismo e del sovranismo, il fenomeno Grillo e il fenomeno Salvini interpretano problemi reali e anzi strategici per il paese. Liberali e sinistra riformista, perciò, non dovrebbero limitarsi a ballare sulle spoglie dei pentastellati (se davvero stanno morendo) o a demonizzare il ministro del Papeete.
Con il reddito di cittadinanza, per dirne una, il grillismo ha dato una soluzione controproducente al grosso problema dell’assistenza sociale. E che in Italia esista una fascia di povertà da proteggere, come accade nei grandi paesi europei, è un fatto. Ed è egualmente incontrovertibile, per fare un altro esempio, che da noi le grandi opere siano sempre un buco nero di norme farraginose, lentezza realizzativa, corruzione diffusa. Pensare di risolvere simili nodi con la visione regressista del M5s rimane una scorciatoia inaccettabile, ma anche questo problema esiste. La tragedia del ponte Morandi non è una fantasia, lo scandalo del Mose non è una chiacchiera.
Salvini, per parte sua, ha fatto la voce grossa sui flussi migratori, utilizzando linguaggi apertamente xenofobi e, nella sostanza, lasciando le cose come stavano quando arrivò al governo. Ma che la gestione dei flussi sia un impellente nodo irrisolto è fuor di dubbio. Altri consensi, Salvini li ha cercati ricorrendo a proposte e slogan antieuropeisti che appaiono assai imprudenti, oltre che approssimativi. E tuttavia, anche qui, un problema reale esiste e l’Italia dovrà pure, un giorno o l’altro, assumere posizioni più chiare e più decise sul tema degli interessi nazionali, delle imprese strategiche, dei regolamenti di Bruxelles. Come fanno Francia e Germania. Nè può essere sottovalutata l’insistenza della Lega sul nodo fiscale (la soluzione non sarà la flat tax, ma il nodo c’è), sulla sicurezza urbana (colpevolmente presa sottogamba dalle autorità centrali e locali), sul decentramento (regionalismo differenziato? neocentralismo?).
Come che sia, gettare nel cestino, insieme con le soluzioni sbagliate, anche i problemi veri sarebbe un grave errore. Populismi e sovranismi sono fenomeni diffusi in tutto l’Occidente perchè colgono alcuni punti di crisi del mondo contemporaneo. In Italia, piaccia o meno, liberali e sinistra riformista dovrebbero avere il coraggio di mettere a frutto la vicenda del M5s e della Lega di Salvini. Altrimenti non vinceranno mai.

(Articolo ripreso, con il consenso dell’autore, dal sito www.ragionepolitica.it)

 

 

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Commenti

  1. mauro grassi dice

    3 Dicembre 2019 alle 15:19

    sono d’accordissimo. è da tempo che sostengo che bisogna prendere l’agenda del M5s e della Lega e fare cose diverse…. ma risolutive.

    Rispondi

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