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Sale lo spread

In un anno lo spread è più che raddoppiato. Da 115 punti base di aprile 2018 è arrivato a 290 circa della settimana scorsa ora. A dire il vero, alcune affermazioni di presunta rottura con Bruxelles non aiutano di certo una auspicata discesa, anzi..

22 Maggio 2019 da Il tocco di Alviero Lascia un commento

È ormai un grande classico italiano. Dopo la grigliata di Pasquetta, il bagno (o spaghettata) di mezzanotte d’estate (dipende dall’età..) e i caroselli sventolando il tricolore quando la Nazionale arriva almeno in semifinale di un torneo, oggi tra gli usi e costumi di Paese possiamo annoverare anche la salita dello spread sotto elezioni.

E più aumenta lo spread e prima svestiamo i panni di allenatori, cuochi e mastro-fuochisti e discettiamo con più o meno competenza sulle conseguenze economiche di questo fenomeno, che tendiamo a vivere con toni drammatici, tipici della nostra cultura.

La soluzione più acclamata è solitamente quella del “governo tecnico”: lo spauracchio di un governo che ci toccherà nelle tasche, scalda il cuore e solitamente alimenta la voce di nuovi partiti che promettono nuovi futuri rosei e la gogna per chi ci ha condotto in questa situazione.

Ma ragioniamo da un punto di vista meramente economico. I freddi numeri: in un anno lo spread è più che raddoppiato. Da 115 punti base di aprile 2018  è arrivato a 290 circa della settimana scorsa ora. A dire il vero, alcune affermazioni di presunta rottura con Bruxelles non aiutano di certo una auspicata discesa, anzi..

I mercati sono purtroppo più cinici di noi italici e guardano freddamente la realtà dei saldi di bilancio. In più La Commissione europea continua a guardarci “con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così “ (direbbe Lauzi), che non è proprio quella auspicata per cominciare la giornata con il sorriso.  Ci dobbiamo aspettare il patatrac subito dopo le elezioni? Macché. Qualunque decisione (anche impopolare) di bilancio verrà presa dopo l’estate, con la nuova manovra 2020, dove dovremo trovare le coperture finanziarie, o con l’aumento dell’IVA, o  con un aumento delle imposte su altri fronti.

Ma abbiamo tempo fino ad allora. Persino di gustarci una bella spaghettata dopo il bagno di mezzanotte questa estate. Ah, mi raccomando… non si mangia prima del bagno.. siamo tipi prudenti noi italiani! Mica amiamo il pericolo…

 

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Info Il tocco di Alviero

Alviero Laureato con lode in Economia e alunno dell’Almo Collegio Borromeo, ha studiato e lavorato per alcuni anni all’estero. Master post laurea in “Contabilità e Finanza”, esperto di consulenza finanziaria e gestione del portafoglio, è stato manager nell’area dei mercati finanziari in alcuni dei principali gruppi bancari italiani e internazionali. Docente in alcuni Master post laurea, per diletto si appassiona di arte ed è autore di numerosi studi di economia e finanza dell’arte. Autore di numerose pubblicazioni, è stato insignito della Medaglia Laurenziana per la divulgazione di contenuti tematici innovativi a livello nazionale e vincitore del Premio Spoleto Festival Art 2016. Si interessa anche di politica, ma non ha vinto nessun premio. Ha una compagna e due figli che gli danno molta soddisfazione, a differenza della sua squadra del cuore… ma si sa che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.

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