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Solo Riformisti

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Quattro amici al bar

Come nella canzone di Gino Paoli, grillini e leghisti volevano “cambiare” il mondo. La realtà li sta riportando sulla terra. Gioco di memoria su una tavola gialloverde.

13 Marzo 2019 da Stefano Baccelli Lascia un commento

Che ne dite di provare a cimentarvi in un gioco? Come quelli della “Settimana Enigmistica”: trova le differenze? Aguzzate la vista … anzi la memoria!

Il gioco potrebbe essere anche divertente, visto che per la prima volta nella Storia dell’Italia Repubblicana un Governo si è presentato come quello del “Cambiamento” e quindi, in tutta evidenza delle “Differenze”.

Ecco adesso il gioco entra nel vivo … delle differenze!

Partiamo dalla figurina A, composta da 27 presupposti, poi confrontiamola con la figurina B, costituita dal medesimo numero di indicazioni. Il famoso settimanale, nel proporci il gioco, ci suggeriva, come già detto, di “aguzzare la vista”, nella nostra versione occorre prima di tutto mettere in moto la memoria, eppoi aguzzare il cervello!

Siete pronti?

Ecco, proviamo a portare l’orologio del tempo indietro di quattro anni, immaginando che la figurina A proponga lo scenario, tanto per fissare una data dell’11 marzo 2015. L’esecutivo è guidato da Matteo Renzi; sui social, carta stampata e talk show televisivi era in atto una sorta di tormentone:

  • Renzi non è stato eletto dal popolo e guida un governo non eletto dal popolo.
  • Renzi è contro il popolo e per le banche.
  • il JobsAct è contro i lavoratori.
  • gli italiani stanno male e lui dice che va tutto bene.
  • gli 80 Euro sono una elemosina per pochi ed una mancia elettorale prima delle europee.
  • fa trionfalismi per l’Italia che cresce di zero virgola.
  • fa affari con lo Stato.
  • si tiene la iniqua Fornero.
  • la Salute dei cittadini peggiora.
  • i vaccini sono inutili.
  • gli immigrati fanno la pacchia e sono pericolosi.
  • le forze dell’ordine sono poche e malpagate.
  • i cittadini sono indifesi.
  • gli italiani non arrivano a fine mese.
  • l’Europa ci affama.
  • l’Euro ci affama.
  • per poveri non si fa nulla.
  • le Olimpiadi servono a rubare.
  • le tasse sono troppo alte.
  • i servizi pubblici funzionano male.
  • Renzi non pensa agli ultimi.
  • i clandestini non vengono rimandati tutti a casa loro.
  • Renzi vuole fare le grandi opere TAP, TAV che inquinano e sono fonte di corruzione. Vuole le Trivelle nel mare perché è amico dei petrolieri.
  • Fa pagare le accise sulla benzina.
  • Fa pagare al popolo le clausole di salvaguardia per non aumentare l’Iva.
  • le Acciaierie Ilva che deturpano l’ambiente e attentano alla salute, vanno chiuse.
  • in Italia aumenta il Pil e l’export, ma l’Europa cresce di più.

Ecco adesso siamo all’oggi, in piena era gialloverde. Da nove mesi, dopo un trimestre di tira e molla, in Italia il premier è un “avvocato del popolo”. Ed eccoci alla figurina B:

  • Conte non è stato eletto dal popolo e guida un governo non eletto da popolo.
  • Il governo Conte dice di essere per il popolo, ma aiuta le banche.
  • Il governo Conte non cambia il JobsAct.
  • Conte afferma che gli Italiani stanno bene e che ci sarà un 2019 meraviglioso.
  • il reddito di cittadinanza è una elemosina per pochi e una mancia elettorale prima  delle Europee.
  • Tutti gli indicatori economici sono negativi, ma pronosticano una crescita senza precedenti.
  • La Lega fa un affare con lo Stato, ottenendo di restituire un maltolto di 49 milioni in 80 anni.
  • la Fornero resta intatta. Solo una finestra per gli over 62 è spacciata come riforma.
  • La salute dei cittadini peggiora.
  • I vaccini sono garanzia di salute per tutti i cittadini.
  • hanno in effetti ridotto le risorse per l’accoglienza agli stranieri, con il risultato di rendere più difficili le condizioni agli immigrati ed aumentando l’insicurezza di tutti.
  • L e forze dell’ordine sono poche e malpagate.
  • i cittadini per difendersi si possono armare e sparare! (Prossimo step: ordine pubblico selfservice e pistole … al supermarket)
  • gli italiani non arrivano a fine mese.
  • L ‘Europa non l’hanno cambiata e hanno fatto pure indecorose retromarce.
  • l’Euro resta.
  • i poveri restano, e pagano a caro prezzo la crisi.
  • le Olimpiadi faranno crescere e daranno occupazione ad altri Paesi.
  • le tasse sono aumentate.
  • i servizi pubblici funzionano male.
  • Il Governo taglia un miliardo alla disabilità.
  • i clandestini con questa media saranno rimpatriati in 80 anni.
  • la Tap si farà, la Tav, forse. Via libera alle trivelle.
  • le accise restano.
  • le clausole di salvaguardia per non aumentare l’IVA restano.
  • con l’Ilva si va avanti.
  • l’Italia è in recessione e l’Europa cresce anche se rallenta! Meno del Bel Paese però. E in più facciamo anche retromarcia, avendo tagliato le misure di sviluppo dei Governi Renzi e Gentiloni. Cala il Pil, cala l’export, cala la fiducia delle imprese e dei consumatori. Le agenzie di rating tagliano le previsioni di crescita. È in vista una stangata e la manovra correttiva. Intanto sono peggiorate anche le relazioni internazionali grazie a propagandistici bracci di ferro con le Nazioni vicine e con l’Europa.

Avete fatto i raffronti, avete trovato le differenze? No? Se non avete trovato la soluzione al gioco, la troverete forse nei prossimi mesi, quando scopriremo dove l’Esecutivo avrà portato il Paese.

 

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Info Stefano Baccelli

Classe 1955, giornalista iscritto all’Albo professionale dal 1982. Già dipendente della Pubblica Amministrazione, ha svolto per molti anni il ruolo di economo nella Rsa Villone Puccini, per poi passare all’area della Comunicazione dell’Azienda Usl pistoiese. E’ stato tra i soci fondatori della Cooperativa Giornalistica “Settegiorni” e direttore responsabile dell’omonima rivista settimanale. Dal 1990 agli inizi degli anni 2000 ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’ufficio stampa della Cgil di Pistoia e dal 2000 svolge il medesimo incarico alla Pistoiese Calcio. E inoltre autore dei libri: “Ho vinto”, intervista ad un malato terminale, “il Nonno”, libro/intervista sulla vita di un noto imprenditore, “Memorie”, pubblicazione storica per i 100 anni dello SPI/CGIL e “Barile tra storia e leggenda”, dedicato ad un borgo alle porte di Pistoia.

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