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Solo Riformisti

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Per una democrazia liberale

L’appello di Calenda contro l’Europa illiberale delle forze sovraniste. L’importanza per il PD di Renzi e della posizione riformista.

18 Marzo 2019 da Stefano Baccelli Lascia un commento

Una serata interessante quella con l’ex ministro Carlo Calenda, organizzata dai giovani democratici pistoiesi al Museo Marini di Pistoia. Calenda, figlio e nipote di registi, poco ha lasciato alla teatralità, scendendo nei dettagli anche su domande molto complesse sul tema “Europa” rivoltegli dalla giovane platea che, insieme ad altri ‘giovani’ di ogni età hanno seguito con grande attenzione la ‘due ore’ dell’ex Ministro. Calenda non le ha mandate a dire, facendo chiarezza su come la grande idea dell’Europa nata in un carcere di Ventotene nel 1941, sia stata in gran parte disattesa. Per rilanciare una Europa di libertà, secondo Calenda, serve un movimento ‘eversivo’ di donne e uomini che si battano per una democrazia liberale, come deterrente a quella illiberale delle forze sovraniste, di cui Matteo Salvini è esponente di spicco. Riferendosi all’asse franco-tedesco che ha marcato una forte distanza con l’idea europeista di Ventotene, Calenda è stato molto duro così come con i Paesi di Visegrad che si sono mostrati estranei alle regole dell’Unione, auspicandone l’uscita. Secondo l’ex ministro il ruolo dell’Italia nel prossimo parlamento europeo sarà fondamentale, nel bene e nel male, chiamando tutto il Paese alla mobilitazione, perché la posta in palio è altissima.

A margine dell’incontro ‘Solo Riformisti’ ha rivolto a Calenda alcune domande sulla politica interna e sul PD.

Secondo lei c’è ancora spazio per i riformisti nel Pd?

‘Assolutamente sì – risponde. Il riformismo è una peculiarità dell’esistenza stessa del PD. Non ci sono motivi di pensare che possa venir meno”

E stagione di Renzi è definitamente tramontata nel suo partito?

“No. Renzi resta una personalità da cui il Pd  non può assolutamente prescindere”.

Lei si candiderà alle elezioni europee?

“Se nascerà la lista europea e europeista, così come quella di cui stiamo dibattendo, mi candiderò”.

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Info Stefano Baccelli

Classe 1955, giornalista iscritto all’Albo professionale dal 1982. Già dipendente della Pubblica Amministrazione, ha svolto per molti anni il ruolo di economo nella Rsa Villone Puccini, per poi passare all’area della Comunicazione dell’Azienda Usl pistoiese. E’ stato tra i soci fondatori della Cooperativa Giornalistica “Settegiorni” e direttore responsabile dell’omonima rivista settimanale. Dal 1990 agli inizi degli anni 2000 ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’ufficio stampa della Cgil di Pistoia e dal 2000 svolge il medesimo incarico alla Pistoiese Calcio. E inoltre autore dei libri: “Ho vinto”, intervista ad un malato terminale, “il Nonno”, libro/intervista sulla vita di un noto imprenditore, “Memorie”, pubblicazione storica per i 100 anni dello SPI/CGIL e “Barile tra storia e leggenda”, dedicato ad un borgo alle porte di Pistoia.

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