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Solo Riformisti

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Patto di stabilità fra cazzari

Quasi tutto il Paese ha sottoscritto un tacito “patto” per nascondere la realtà di un sistema e di una classe politica allo sbando. E da tutto questo disastro emerge la debordante comunicazione di Conte che parla a vanvera di un presunto “modello Italia”.

17 Aprile 2020 da Biagio De Giovanni Lascia un commento

L’Unione europea ha sospeso il patto di stabilità, ma, in sua mancanza, esso si è subito “ristabilito” come dice questo titolo, preso di peso da Paolo Guzzanti. Esclusi i medici e gli infermieri che lavorano negli ospedali con scarsa protezione, oggi quasi tutto si muove all’interno di quel patto: l’omertà complice tra giornalisti e politici intervistati; l’informazione confusa, celebrativa e insopportabile, i talkshow di ogni risma e canale; i modi in cui ci vengono trasmesse le notizie sulle percentuali relative al virus, che fidano sulla stupidità di chi ascolta; il buonismo dell’andrà tutto bene, del siamo bravi e buoni, cantiamo inni, imbandieriamo città, siamo un modello per tutti, da tutti invidiati, saremo insieme al sole, siamo dalla parte della storia, parole parole, sembra che siamo a una festa tanto più grande quanto più imprevista; e tra le parole emerge, come sempre, la comunicazione del Presidente di tutti i Consigli, imbarazzante, avvilente, in un momento in cui la sobrietà, il controllo dovrebbero essere la regola. Sobrietà, uno pensa allo splendido messaggio della regina di Inghilterra; serietà, uno pensa alla Merkel che governa, con poche parole e molti fatti, un paese dove il controllo iniziale dei contagiati fuori dagli ospedali ha finora ridotto al minimo la mortalità. Modello Germania, bisognerebbe dire, noi, invece, dovevamo copiare la Cina, in una confusione di poteri millantatori. Nessun discorso di verità, tutto sommerso in una retorica che mobilita gli spiriti peggiori della nostra società.

Come è ancora possibile che il presidente di tutti i consigli, il sig. Conte, possa continuare a blaterare in Tv di un modello-Italia seguito e quindi invidiato da tutti, come si invidia la nazione dove è nato un grande inventore? Ma non ha un senso di imbarazzo? Non ha un sussulto di umanità? Ma che persona è! Da chi siamo governati in un momento così! Si sente, a vista, che è un prodotto dei 5 Stelle. Hanno inquinato l’Italia più di ogni altro.
Modello Italia? 18.000 morti ad oggi, e tutti dicono sottostimati, per ora tragico primato nel mondo; più di cento medici mandati a morire e tanti infermieri, migliaia di contagiati tra chi esercita quelle professioni, condotti al macello con scarse difese; e rissa continua tra regioni e Stato; e le procure della repubblica già in azione. Rimpalli di responsabilità sui morti, dappertutto e negli istituti per i vecchietti.
E poi si erge un altro modello, la “potenza di fuoco” finanziaria: alla voce, centinaia e centinaia di miliardi annunciati in un vortice comunicativo calato poi in un profluvio di cento pagine illeggibili, in parte inapplicabili o in atto chi sa se e quando, tutto promulgato da una insopportabile politica che annuncia pure che l’Italia ha vinto all’Eurogruppo in Europa, copyright Gualtieri, altro esempio preclaro di ministro che parla a vanvera. Qui però si aprirebbe un altro capitolo, perciò a presto.
Modello Italia? Ma piangiamo i morti con il silenzio, senza aggiungere offesa a offesa. Modelli in giro? Non so valutare bene tutte le ragioni, né vale la logica dei “modelli”, ma so che la Germania, con i contagi verso il massimo, finora conta poco più di duemila morti, e lì si continua a produrre, altro che tutto chiuso, informarsi, prego.

 

Il testo riportato sopra è costituito da due articoli Di Biagio De Giovanni che sono stati pubblicati sul sito www.ragionepolitica.it.  Li abbiamo unificati perché costituiscono un continuum unico. SoloRiformisti pubblica gli articoli di Ragionepolitica con il consenso del blog.

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