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MES: Grillo perde, Conte vince

Con la vicenda del MES Conte si è preso il Movimento. Una svolta che riporta i 5 Stelle al centro dello scacchiere politico. Alessandro Di Battista tace  e Salvini prenota un posto nel Conte-ter.

10 Dicembre 2020 da Daniele Marchetti Lascia un commento

Nelle turbolente votazioni parlamentari sulla modifica del Meccanismo Economico di Stabilità, il famigerato e, per tanti versi, odiato MES di cui tanto si è discusso in queste ultime settimane, oltre alle varie partite alquanto stucchevoli, scontate o finte che hanno dominato la scena mediatica, una questione -assai significativa- è passata sotto silenzio.

Il Movimento 5 Stelle è passato di mano!

Ed il “si” della compagine grillina ne rappresenta la prova provata; in gergo, la pistola fumante.

Come si ricorderà, infatti, negli scorsi giorni -con la pomposità che gli è propria- il fondatore Beppe Grillo aveva decretato addirittura la “morte del MES” come conseguenza del voto negativo grillino. Uno sfratto al MES risuonato in molte stanze come un avvertimento (se non un vero e proprio licenziamento) per il Premier Giuseppe Conte.

Segnale ben recepito a Palazzo Chigi che l’altro ieri, all’ombra degli striduli di un nuovo “Capitano in cerca d’autore”, ha consumato la sua vendetta politica.

Per la prima volta il Movimento, nella sua rappresentanza parlamentare, ha voltato le spalle al suo fondatore per consegnarsi mani e piedi al nuovo “capo” Giuseppe Conte.

Una rivincita politica perseguita senza sceneggiate, senza grida, senza minacce o quant’altro. Tutto nella più serafica naturalezza di chi conosce bene le regole di un potere che oggi, causa anche la pandemia, lo blinda alla poltrona.

Altro che “Premier per caso”!

C’è di più. Intorno a Giuseppe Conte -fra l’altro- sembra che il partito di maggioranza relativa possa ritrovare una nuova compattezza. Il silenzio di Alessandro Di Battista, furioso ed antesignano arcinemico del MES, assieme alla rinuncia dell’Aventino da parte delle sue truppe in Parlamento guidate dalla determinata Barbara Lezi, la dicono lunga sul mutamento di clima (e non solo) all’interno del Movimento.

Una svolta che riporta i 5 Stelle al centro dello scacchiere politico, manda su tutte le furie i partner di governo e rafforza la leadership del Premier talmente tanto da aprire le porte a nuovi, inediti, scenari…

…E qualcuno sembra aver già prenotato un posto nel Conte-ter!

 

 

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Info Daniele Marchetti

Daniele Marchetti (Lucca, 1965) risiede a Firenze. Laureato in scienze biologiche, specializzato in epistemologia nell'Università di Pisa e perfezionato in bioetica e biotecnologie nell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, dal 1997 è abilitato alla professione di biologo e dal 2003 è giornalista iscritto all'Ordine della Toscana. Già ricercatore nell'Università di Firenze e titolare di una borsa di ricerca del ministero degli Esteri, nel 2001 entra in Consiglio regionale della Toscana come funzionario e nel 2009 guida, con la carica di dirigente, una segreteria istituzionale. Dal 2010 è stato responsabile dell'ufficio stampa di un gruppo consiliare.

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