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Solo Riformisti

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La scuola in maschera

Come conciliare diritto all’istruzione e diritto alla salute. Primo webinar di SoloRiformisti dedicato alla scuola. Alcune proposte “dal di dentro” per affrontare al meglio la situazione e innovare il modo di fare lezione sfruttando le potenzialità della didattica digitale.

2 Febbraio 2021 da Filippo Buccarelli Lascia un commento

Questa videoconferenza (Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=e-FYbl97EfU&t=4s), dedicata alla scuola, apre un ciclo di incontri – per ognuno dei quali metteremo a disposizione la registrazione – che l’Associazione e il Periodico on line “Solo Riformisti” dedicheranno ai grandi temi del nostro tempo, sia dal punto di vista più generale che da quello della loro declinazione sul piano locale, territoriale. Abbiamo scelto la scuola come primo approfondimento perché essa è in qualche modo il futuro del nostro Paese e della nostra democrazia. Un futuro che in questo terribile momento – segnato dal CoviD e da ciò che esso ha significato nel vero e proprio rivoluzionamento della vita sociale, politica ed economica europea e italiana – sembra essere messo a rischio per la compromissione sia del funzionamento quotidiano del sistema dell’istruzione (l’apertura degli istituti; la modalità della didattica: quando in com-presenza o a distanza, e con quali rischi; il pericolo che questa situazione si traduca a breve in un aggravamento delle povertà educative e delle già marcate disuguaglianze sociali), sia – sul più lungo periodo –  della cruciale funzione sociale che la scuola svolge nel tentare di garantire pari opportunità per tutti di realizzazione personale, di vita e di lavoro.

Abbiamo scelto di parlarne con chi la scuola la vive ogni giorno anziché discuterne dal di fuori: con la Professoressa Daniela Fedi, Docente di Diritto e di Economia presso l’ITSE “Aldo Capitini” di Agliana; con la Professoressa Caterina Coli, che insegna presso l’Istituto comprensivo “Nannini” di Quarrata e che dunque ha a che fare con bambine e bambini di classe elementare caratterizzati da equilibri psicologici, emotivi, relazionali diversi da quelli che invece contraddistinguono gli studenti delle superiori; infine con Agata Bianconi, una giovane studentessa universitaria che ha vissuto lo scorso anno, da maturanda del Liceo Classico Forteguerri di Pistoia,  il primo lockdown e che quest’anno condivide, con i suoi compagni di università, la fase di incertezza e di isolamento “a tratti” (ma costante) dovuta alle misure di emergenza sanitaria adottate per fronteggiare la seconda ondata del virus.

Più che un parlarne è stato quindi un mettersi in ascolto, un dare la parola, e – come è e sarà consuetudine degli appuntamenti della nostra Associazione e del nostro giornale on line – un fare tutto questo sulla base di dati il più possibile aggiornati e controllabili, fornitici stavolta – in occasione di questo primo incontro – dal Dottor Renzi Berti, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Toscana Centro e Responsabile dell’emergenza Covid sul territorio pistoiese, il quale ci ha gentilmente concesso un’importante intervista (metteremo a disposizione anche quella) e che vogliamo qui ringraziare sentitamente.

Ne fuoriesce un quadro secondo noi molto utile e interessante: la situazione (sotto controllo, almeno per adesso) del contagio nelle scuole e sul territorio della provincia di Pistoia; l’enorme lavoro che gli insegnanti – a volte da soli, con i loro Dirigenti scolastici – svolgono per garantire la “cura” delle loro ragazze e dei loro ragazzi; le emozioni, le sensazioni, le paure e le speranze degli studenti, riportate da Agata. Soprattutto (crediamo l’ulteriore valore aggiunto di questa nostra iniziativa) la possibili proposte “dal di dentro” che sarebbe indispensabile fare per consentire alla scuola non solo di affrontare nel migliore die modi  questa fase eccezionale di emergenza ma anche di innovare il suo modo di “far lezione”, tesaurizzando– non in maniera sostitutiva ma complementare – le potenzialità di una vera e propria didattica digitale integrata e ponendo per questa via il nostro sistema educativo e formativo – per molti aspetti già di eccellenza -al passo con le esperienze europee in questo campo più avanzate.

Su quest’ultima problematica – di taglio strategico e che ha direttamente a che fare con le scelte che dovranno essere fatte, sin dalle prossime immediate settimane, per la delineazione del Recovery Plan italiano – sarà a breve organizzata una seconda video-conferenza, della quale daremo notizia innanzitutto su queste pagine di “Solo Riformisti”.

 

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Info Filippo Buccarelli

Filippo Buccarelli è Professore incaricato e ricercatore a contratto presso l’Università di Firenze. Si laurea nel 1995 presso la Facoltà "Cesare Alfieri" di Firenze con una tesi sui nuovi conflitti sociali postindustriali. Nel 2001 - dopo le prime esperienze didattiche e di ricerca presso la stessa Facoltà - è dottore di ricerca in sociologia generale presso la facoltà di scienze politiche di catania, con una tesi sulle nuove culture del lavoro. Dallo stesso anno, è professore Incaricato presso la facoltà di psicologia dell'ateneo fiorentino (sociologia del lavoro e delle organizzazioni), e dal 2003 presso quella di Scienze Politiche (sociologia della devianza, sociologia dei comportamenti devianti, storia della sociologia, sociologia corso avanzato). dal 2003 al 2006 è stato responsabile di ricerca dell'area studi sociali di asel-agenzia servizi economie locali di prato, e dal 2007 svolge attività di coordinamento scientifico dell'osservatorio sociale della provincia di pistoia per conto del dipartimento di scienza della politica e di sociologia dell'università di Firenze.

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