• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

La sconfitta del circo mediatico-giudiziario

La sentenza di Palermo è stata una sconfitta per le Procure giustizialiste e per una certa stampa altrettanto giustizialista. Non a caso la notizia è passata in seconda linea. Giustizia e informazione sono le grandi emergenze dell’Italia.

29 Settembre 2021 da Valentino Baldacci Lascia un commento

La sentenza dei giudici della Corte di Assise d’Appello di Palermo non ha costituito soltanto una sconfitta per quella parte della magistratura (in realtà buona parte delle Procure) che più che alla giustizia si è finora ispirata al giustizialismo. Non a caso da decenni si è parlato di ”circo mediatico-giudiziario” perché si era creata una perversa alleanza tra un certo numero di Procure e alcuni dei maggiori quotidiani italiani che faceva sì che i processi, di fatto, non si svolgessero nelle aule dei tribunali ma sulle pagine di certi quotidiani, creando un clima di condanna preventiva che influenzava pesantemente non solo la vita politica del Paese ma lo stesso comportamento della magistratura giudicante. Per fortuna quest’ultima si è in buona parte sottratta a questo condizionamento ma ci sono voluti decenni perché ciò avvenisse.

Che la sentenza di Palermo abbia costituito una sconfitta non solo per le Procure giustizialiste ma anche per una certa stampa altrettanto e più giustizialista lo dimostra il suo comportamento di quest’ultima di fronte alla sentenza; che la sentenza costituisse la principale notizia del giorno era evidente per qualsiasi giornalista degno di questo nome: ebbene, i grandi quotidiani cosiddetti “d’informazione”, quelli che sono stati parte essenziale della costruzione del giustizialismo giudiziario, hanno cercato in ogni modo di attenuarne il suo significato, non dandole il rilievo che meritava ma collocandola in parti secondarie del giornale e utilizzando il sia pure importante discorso tenuto da Mario Draghi all’Assemblea di Confindustria per cercare di nascondere per quanto possibile la sentenza e il suo significato.

Se ha ragione Matteo Renzi nel suo intervento in Senato a reclamare una radicale riforma della giustizia (notizia anch’essa occultata da quasi tutta la stampa), non si potrà fare a meno di riflettere anche sulla necessità di una diversa maniera di fare giornalismo, non al servizio di questo o di quel teorema precostituito ma solo dell’esigenza dei lettori di essere informati correttamente e tempestivamente. Un auspicio che, dato l’attuale assetto della proprietà dei maggiori quotidiani italiani, è purtroppo destinato a non avere seguito.

(questo articolo, con il consenso dell’autore, è ripreso da La Voce Repubblicana)

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Redazionale

Info Valentino Baldacci

Post precedente: « Referendum sulla giustizia
Post successivo: Civil servant senza passione »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

La prima uscita

27 Febbraio 2023 | Il Bastian Contrario

Elly Schlein: “ La pace in Ucraina non si fa con le armi. Sosteniamo l’accoglienza, sbagliato aumentare le spese militari”.

Non c’è che dire.

La ragazza ci darà delle soddisfazioni.

Everything everywhere all at once

27 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Crisi continua

26 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento Libera nos a malo (2 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento libera nos a malo (1 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • RC su L’Italia e il fantasma della Nazione
  • Elisabetta Briano su Il sogno Schlein
  • Elisabetta Briano su Le due paci possibili
  • Sergio Giusti su La riforma fiscale della Meloni
  • daniela su Autonomia è responsabilità
  • Roberto su Ucraina: prima della “battaglia finale”
  • Ennio su Il sogno Schlein
  • MARCO POGGI su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Marco Mayer su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Manuela Carpinelli su Lettera aperta di una preside fiorentina
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it