• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

La protesta iraniana arriva in Qatar

La lotta per la libertà è il tema dominante dell’anno che sta per terminare. Prima la lotta del popolo ucraino contro l’invasione dell’esercito russo e adesso anche la lotta delle ragazze iraniane, diventata una vera sollevazione popolare, contro la dittatura degli ayatollah.

26 Novembre 2022 da Roberto Riviello 1 commento

Il momento più emozionante della partita Inghilterra-Iran, durante i Mondiali in Qatar, e che certamente verrà stampato nella nostra memoria collettiva, è stato quando la squadra iraniana è rimasta muta durante l’esecuzione del suo inno nazionale. L’avevano annunciato che non avrebbero cantato in segno di protesta contro il regime degli ayatollah; e così hanno fatto quei giovani coraggiosi, rimanendo muti e immobili, stretti l’uno all’altro,  consapevoli che al loro ritorno in patria dovranno fare i conti con la polizia “morale” o qualche guardiano della sharia.

Un gesto che ha proiettato quei calciatori ben oltre i confini di uno stadio e del gioco del calcio. Un gesto che sarà rievocato sui libri di storia, come simbolo della lotta di un popolo per la libertà.

Perché in Iran, da oltre due mesi, è in corso una vasta protesta contro il regime fascio-islamista: una protesta nata dopo l’omicidio di Masha Amini, picchiata a morte dai poliziotti per aver mostrato una ciocca di capelli, e che poi è dilagata in tutto il Paese. Secondo l’Ong Iran Human Rights sarebbero già stati uccisi 378 manifestanti, tra cui molti minorenni, e 15mila sarebbero gli arrestati.

È, dunque, questo il tema dominante dell’anno che sta per terminare: la lotta per la libertà.

Prima la lotta del popolo ucraino contro l’invasione dell’esercito russo; e adesso anche la lotta delle ragazze iraniane, diventata una vera sollevazione popolare, contro la dittatura degli ayatollah.

Un nemico esterno nel primo caso (la Russia); un nemico interno nel secondo (il fascio-islamismo). Accomunati da una stessa volontà di dominio: non è certo un caso che sia proprio l’Iran a rifornire di droni kamikaze i suoi amici russi e, così, a provocare ancora più strage di civili ucraini.

L’Asse del male in una moderna versione antioccidentale e radicalmente illiberale.

Ma la lotta per la libertà continua; nonostante i bombardamenti della Russia in Ucraina, e nonostante la durissima repressione della polizia “morale” per le strade delle città iraniane.

Mai come questa volta in Qatar il silenzio di un gruppo di atleti (mentre sugli spalti i loro tifosi mostravano cartelli con i colori della bandiera nazionale e le scritte Freedom for Iran e Woman life freedom) è stato così significativo.

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Esteri

Info Roberto Riviello

R.R. nel 1978 si è laureato in Filosofia nell'Università di Firenze ed ha sempre insegnato negli istituti secondari della Toscana. Ha scritto per la radio, il cinema e il teatro. Trascorre il suo tempo libero passeggiando in campagna. È appassionato di storia, arte e cucina.

Post precedente: « A Bali è nato il nuovo ordine mondiale
Post successivo: A Kherson la Russia batte in ritirata »

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Carla dice

    24 Novembre 2022 alle 21:00

    Come sempre nri tuoi articoli,l’analisi e’ puntuale e veritiera.
    Grazie!

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

Ve c’hanno mai mannato a quer paese?

10 Agosto 2023 | Il Bastian Contrario

Massimo Segre, davanti agli invitati ai quali doveva annunciare le proprie nozze con Cristina Seymandi ha sorpreso tutti annunciando che lasciava la fidanzata rea di averlo “tradito”. Il Corriere on line ha dedicato all’increscioso fatto ben quattro articoli.

Dolore a parte, una prece. Massimo, Cristina e ex Corrierone…Per favore andate tutti a quel Paese

Achtung Deutschland!

21 Settembre 2023 | Il tocco di Alviero

Poveri ma belli

27 Giugno 2023 | Il tocco di Alviero

Nemo proheta in patria

16 Giugno 2023 | Il tocco di Alviero

A tutto debito

29 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Italia una Repubblica fondata sul debito pubblico

11 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Il vitello d’oro

24 Aprile 2023 | Il tocco di Alviero

Everything everywhere all at once

27 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • Luigi su Ustica, l’importanza della verità
  • Luigi su Il futuro di Firenze/2
  • Carla Battistini su Il mito dell’italiano vero
  • Silvano su Il mito dell’italiano vero
  • Sergio su Gli italiani e l’ospedale
  • Redazione Solo Riformisti su Ve c’hanno mai mannato a quer paese?
  • Marino su Ve c’hanno mai mannato a quer paese?
  • Giovanni su Montanari candidato PD a Firenze?
  • Piero su Il salario nelle mani della politica?
  • Giancarlo su Marco Cappato sarà un banco di prova
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it