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Solo Riformisti

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Basta con l’ora del dilettante

Con l’ondata di Dpcm si è smarrito anche il diritto all’indignazione. Questo è il momento di dire al comico, agli amici del comico e ai loro compagni di merende di andare a vaffa…

26 Ottobre 2020 da Luigi Corbani Lascia un commento

In tutte queste disposizioni ci sono le norme per i cittadini, i teatri, ecc. ma mai cosa fanno o cosa faranno lo stato e le Regioni. Buttano lì dei numeri, che i giornali amplificano senza spiegare, come, perché e chi è colpito. E non c’è nessun piano, articolato e graduato in relazione alle zone più colpite, alla gravità o meno della situazione, ai luoghi fonte di contagio. Tutto viene scaricato sulla condotta dei cittadini (persino dentro casa) con la repressione. E, generosamente (ma ha idea  cosa sia lo stato diritto?) il primo ministro ci concede che non manderà la polizia a casa a controllarci. Ma se le cose vanno male è colpa dei cittadini, – ci spiega – ma se le cose vanno bene è merito del miglior governo del mondo. Suvvia, è finita l’ora del dilettante.

Ma  quanti sono i centri ( pubblici) per i tamponi, qualcuno sa dirmelo? Ma quanti sono i centri territoriali per l’assistenza domiciliare ai positivi ? Perché devo aspettare un anno per fare nella ats/asl  una ecografia del l’addome ? Perché quasi tutte le visite ambulatoriali sono spostate di un anno? Perché i medici di base non hanno indicazioni precise? Quando ci sarà il vaccino antinfluenzale a Milano (in ER e in Umbria l’hanno già fatto)? Perché mi dicono che devo andare in via Statuto a Milano per fare il richiamo della vaccinazione antipolmonite e lì nessuno ne sa niente? E si mi rivolgo a un centro privato mi dicono di mettermi l’animo in pace perché i vaccini di richiamo non sono attualmente disponibili. Perché questo casino ? A marzo potevo (no, ma per carità di patria diciamo così) capire l’impreparazione, ma a ottobre siamo alla colpevole improvvisazione: del governo, della Regione, del Comune.

“Non sarà tutto come prima”: una barzelletta di chi ci governa. Ferie, calendari scolastici, orari uffici, negozi scuole, luoghi di lavoro: ci voleva molto differenziarli? Per evitare gli assembramenti, perché farci fare code inutili negli uffici pubblici? E perché gli uffici pubblici sono smobilitati quando i cittadini ne hanno più bisogno?! E perché non si sono spesi soldi per le terapie d’urgenza e i presidi sanitari territoriali ma si spende un miliardo per i banchi? Non è che questi dpcm (notturni) servono ad evitare gare d’appalto al commissario straordinario? Quanto ha speso il commissario senza gare d’appalto? 9 o 12 miliardi ? E di questi, ben 8,5 miliardi per mascherine e protezioni individuali ! Soldi che potevano essere quelli del Mes e quelli spesi invece si potevano investire per rafforzare i servizi di pubblico trasporto. comprare nuovi mezzi pubblici e aumentare le corse per diluire i passeggeri. Ma il Mes non di prende perché il governo non vuole ( ovvero le 5s) e allora mi chiedo che cosa ci sta a fare il Pd? Per avere i trojan nei telefonini, la abolizione della prescrizione, per mandare la polizia a controllarmi a casa? Per tagliare i parlamentari senza avere uno straccio di accordo su nulla? Potrei andare avanti, ma non c’è speranza in un Paese in cui la Lega Calcio (io amo il calcio) decide al posto delle autorità sanitarie.

“Sono un essere umano e la mia vita ha un valore. Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò piu”. Anzi, questo è il momento di dire al comico, agli amici del comico e ai loro compagni di merende di andare a vaffa…

Quello che si è smarrito con l’ondata di dpcm è anche il diritto all’indignazione. Fra qualche giorno, se va avanti così, e spero tantissimo di no, avremo il lockdown quasi totale: e nessuno (governo, regione e comune) ha predisposto nulla. E faccio un esempio. Visto anche il vuoto cosmico della Regione, (una vergogna per un milanese e un lombardo: per l’inefficienza sono riusciti a farci vergognare di fronte a tutta Italia),  il nostro amletico sindaco prima di firmare appelli per il Mes,  poteva predisporre dei progetti per la sanità territoriale, l’assistenza domiciliare, le attività ambulatoriali da presentare alla Regione e al governo dicendo “queste sono le cose che farei con il Mes”! Farebbe capire ai cittadini milanesi due cose: il Comune è presente e il Mes serve concretamente. No, invece è li con questa stucchevole, insultante pantomima del « candido, non mi candido ». Scusatemi, ma non ne posso più dei dilettanti, degli improvvisati (mi riferisco a un tale « Conti »), della propaganda al posto della politica. La politica, per me, è una cosa seria, che richiede impegno, passione e senso del bene comune, e consapevolezza delle esigenze della comunità.

“La colpa, caro Bruto, non è nelle nostre stelle, ma in noi stessi” “Buona notte, e buona fortuna”

(Questo articolo, con il consenso dell’amministratore del blog, è tratto dal sito: ilmigliorista.eu)

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