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Alitalia deve fallire

Lo sperpero di soldi per la compagnia di bandiera non è più tollerabile. Ormai da 45 anni Alitalia costa agli italiani 500mila euro al giorno. Ma il PD è proprio rincoglionito?

12 Ottobre 2019 da Giancarlo Magni Lascia un commento

Nel momento in cui scriviamo questa nota mancano 72 ore alla scadenza del termine fissato dal Ministero dello sviluppo economico per la presentazione dell’offerta per l’acquisto di Alitalia. E ancora non si hanno notizie certe. Con ogni probabilità dovrà essere concessa un’altra proroga, sarebbe la settima (da sottolineare che alla sesta, quella dell’abbuono dei 900 milioni, fu spergiurato che quella sarebbe stata l’ultimissima), e dovranno essere dati altri soldi, si parla di circa 350 milioni. Sarebbe l’ennesimo spregio al buon senso e soprattutto alle tasche degli italiani. Alitalia è un pozzo senza fondo che continua a sperperare soldi pubblici anche perché, paradosso dei paradossi, più vola e più perde. Secondo calcoli, fra l’altro prudenziali, fatti nel tempo da Mediobanca e dal Sole 24 Ore, la compagnie di bandiera, negli ultimi 45 anni, è costata complessivamente allo Stato la bellezza di 9 miliardi di euro, qualcosa come 500mila euro al giorno e non per una settimana o un mese ma per tutti i 45 anni. Fra l’altro, fra le stime fatte da molti sui costi della nostra compagnia di bandiera quelle di Mediobanca e del Sole sono fra le più basse. Insomma sono stati talmente tanti i soldi che sono stati buttati nel tempo in questa voragine che ne è perso anche il conto.

Nonostante questo si continua a perseverare nell’errore. Ma non c’è da meravigliarsi più di tanto. Del resto tutti i governi che si sono succeduti nel tempo hanno fatto praticamene la stessa cosa. Vedremo come andrà a finire questa volta. I presupposti non lasciano ben sperare. Anzi, questi giallo-rossi si preparano a battere tutti i record della schizofrenia in campo economico. Da un lato stanno cercando disperatamente soldi per bloccare l’aumento dell’IVA e  tenere l’indebitamento a livelli accettabili, dall’altro tengono in piedi provvedimenti assurdi come quota 100 e appunto Alitalia che costano una barcata di soldi, riguardano pochissime persone che non hanno nessun bisogno di sostegno e, oltre a tutto, non risolvono i problemi perché Quota 100 comunque è destinata a finire e Alitalia o viene di fatto regalata o è destinata a fallire.

Pazienza i 5Stelle che sono degli “scappati da casa”, ma il PD? Possibile che il cupio dissolvi arrivi a tanto?

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Info Giancarlo Magni

Giancarlo Magni, giornalista professionista, ha seguito per anni, a Roma, la vita politico-parlamentare. Ha lavorato nella carta stampata, nelle radio e nelle TV. In RAI è’ stato vice-caporedattore del TGR della Toscana. Dal 2012 al 2017 è stato Vice-Presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Regione Toscana. Fa parte del Comitato Direttivo della Fondazione "F. Turati", una Onlus che gestisce Centri di Riabilitazione, Rsa e Centri per disabili. E' Presidente dell'ETS Raggio Verde che assiste minori e adulti affetti da autismo.

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