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Nuove nomine U.E.

Le nuove nomine U.E. fotografano lo strapotere franco-tedesco. La scelta dell'Italia di non appoggiare Timmermans non è stata molto illuminata. Positivo il ritiro della procedura d'infrazione.

9 Luglio 2019 da Il tocco di Alviero Lascia un commento

E finalmente è arrivata la fumata bianca. Dopo giorni di nomi “bruciati”, trattative serrate e precedenze pretese come veri “bravi” manzoniani tra i vari Paesi della Europa “unita” (?..), abbiamo i nomi definitivi.

Una cosa che subito balza all’occhio è lo strapotere franco-tedesco: la decisione di affidare la guida della Commissione a Ursula von der Leyen e la presidenza della Banca centrale europea a Christine Lagarde lascia pochi dubbi sugli attuali equilibri europei. La scelta di non sostenere il candidato olandese Timmermans alla guida della Commissione, bocciata da una decina di paesi, tra cui anche l’Italia, con il senno di poi, forse non è stata così illuminata. Ma tant’è, queste sono le nuove squadre. Ma come hanno reagito i mercati e soprattutto cosa attenderci per il nostro Paese?

La risposta ad entrambe le domande sembrerebbe positiva. Lagarde alla guida della BCE rappresenta una sostanziale continuità con la linea mantenuta da Draghi. Nelle sue esperienze passate (come ministro delle Finanze in Francia e direttore del Fondo monetario internazionale) ha dimostrato notevole competenza sui temi fiscali e abilità nel muoversi nei vari contesti di crisi. Qualcuno chiosa che abbia scarsa competenza su temi di politica monetaria, ma la lacuna potrebbe essere colmata da un efficiente staff di tecnici. Insomma, poteva, (come Italia) andarci molto peggio e i “falchi” che speravano in una nomina di un rigorista sui conti pubblici e sul rispetto dei parametri a tutti i costi, sono rimasti nell’angolo.

Il contestuale ritiro della procedura di infrazione ha fatto poi schizzare i nostri titoli finanziari (e di conseguenza il nostro listino) e schiantare il nostro spread  a livello di 200 bps (e questa è davvero una ottima notizia).

Insomma, chi ben comincia è a metà dell’opera? Si, basterebbe non perdere la rotta.. Ma in questo Paese, sull’argomento, sembra che le idee non siano ancora chiarissime.

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Archiviato in:Nuvole e mercati

Info Il tocco di Alviero

Alviero Laureato con lode in Economia e alunno dell’Almo Collegio Borromeo, ha studiato e lavorato per alcuni anni all’estero. Master post laurea in “Contabilità e Finanza”, esperto di consulenza finanziaria e gestione del portafoglio, è stato manager nell’area dei mercati finanziari in alcuni dei principali gruppi bancari italiani e internazionali. Docente in alcuni Master post laurea, per diletto si appassiona di arte ed è autore di numerosi studi di economia e finanza dell’arte. Autore di numerose pubblicazioni, è stato insignito della Medaglia Laurenziana per la divulgazione di contenuti tematici innovativi a livello nazionale e vincitore del Premio Spoleto Festival Art 2016. Si interessa anche di politica, ma non ha vinto nessun premio. Ha una compagna e due figli che gli danno molta soddisfazione, a differenza della sua squadra del cuore… ma si sa che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.

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