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Mito e realtà della pressione fiscale

12 Ottobre 2020 da Il tocco di Alviero Lascia un commento

È da sempre il mantra di ogni forza politica che si affaccia alla ribalta: sconfiggeremo la evasione fiscale! E negli ultimi anni si è cercato una spettacolarizzazione dello slogan, assumendo pose plastiche su balconi o comunicazioni in diretta streaming.  La fedeltà fiscale dunque come panacea di tutti i mali: basterebbe dire basta all’economia sommersa e il nostro Paese tornerebbe leader a livello mondiale.

Ma temo che questo sia pura mitologia. La realtà infatti è un po’ più complessa. Partiamo da qualche dato (stimato dal Ministero delle finanze): la evasione fiscale peserebbe circa 110 miliardi all’anno (IRPEF, IVA, IRES, IRAP.. c’è tutto un mondo di evasione). E’ tanto? Si, tantissimo. Il nostro PIL (dato ufficiale 2019) è di 1,8 trilioni di euro circa. L’evasione fiscale annua sarebbe dunque il 6% del nostro fatturato ufficiale. (Ma altri uffici studi stimano molto di più). Di certo servirebbe un balcone grande per urlare tutto il nostro sdegno!

Un recente studio della Cgia ha tuttavia stimato anche  l’impatto delle inefficienze della nostra pubblica amministrazione: disservizi che gravano sul nostro tessuto produttivo o sul semplice cittadino. Anche qui si va dai debiti commerciali con la pubblica amministrazione, alla lentezza della giustizia civile, dal deficit infrastrutture, alla corruzione (soprattutto nella sanità) o alla ricchezza detenuta in paradisi fiscali… Bene, anzi male.. l’impatto economico stimato da Cgia sarebbe di circa 200 miliardi di euro, dunque più del doppio dell’evasione fiscale. Caspita, qui più che un balcone, servirebbe un terrazzo per sfogare tutta la nostra rabbia!

E il grosso problema che la classe politica (forse) non capisce è che la somma di tutti questi  sprechi di spesa pubblica  non ci consente di abbassare la nostra pressione fiscale. Più tieni alte le tasse e maggiormente qualcuno cercherà di trovare soluzioni “fai da te”. Un circolo vizioso insomma. Lo capirebbe anche un bambino.

“O tempora! O Mores!” Esclamava Cicerone due millenni fa per denunciare il malaffare dei costumi di allora.

Da allora sembra che non sia cambiato molto. O forse sarebbe bastato (allora) un balcone abbastanza grande per convincere spontaneamente il popolo ad assumere comportamenti più virtuosi. Chissà..

 

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Info Il tocco di Alviero

Alviero Laureato con lode in Economia e alunno dell’Almo Collegio Borromeo, ha studiato e lavorato per alcuni anni all’estero. Master post laurea in “Contabilità e Finanza”, esperto di consulenza finanziaria e gestione del portafoglio, è stato manager nell’area dei mercati finanziari in alcuni dei principali gruppi bancari italiani e internazionali. Docente in alcuni Master post laurea, per diletto si appassiona di arte ed è autore di numerosi studi di economia e finanza dell’arte. Autore di numerose pubblicazioni, è stato insignito della Medaglia Laurenziana per la divulgazione di contenuti tematici innovativi a livello nazionale e vincitore del Premio Spoleto Festival Art 2016. Si interessa anche di politica, ma non ha vinto nessun premio. Ha una compagna e due figli che gli danno molta soddisfazione, a differenza della sua squadra del cuore… ma si sa che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.

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