• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli
Il Green Pass è un grande strumento di liberta', l' unico  mezzo che  ci consente di rimuovere gli ostacoli e permette di riappropriarci della nostra libertà nella pienezza del suo significato. 

L’importanza del Green Pass

Il Green Pass è un grande strumento di liberta', l' unico  mezzo che  ci consente di rimuovere gli ostacoli e permette di riappropriarci della nostra libertà nella pienezza del suo significato. 

10 Agosto 2021 da Marco Mayer Lascia un commento

Spero che Giorgia Meloni si soffermi con maggiore attenzione sul significato della parola libertà, un termine che in queste ultime settimane ha evocato spesso e con molta disinvoltura.

Cosa vuol dire libertà? Senza scomodare troppe citazioni erudite ricordo alla leader di FdI che il concetto di libertà si compone essenzialmente di due dimensioni che sono state al centro del pensiero di Isaiah Berlin e successivamente di Amartyan Sen e di altri influenti pensatori.

La prima dimensione è la libertà “di” (pensare, muoversi, agire, ecc.). In sostanza la possibilità per una persona di decidere  liberamente le proprie scelte  e realizzare il proprio progetto di vita. Questa componente è solitamente definita dall’ accademia “libertà positiva”.

La seconda dimensione è la libertà “da” (dalle carestie, dalla censura, dalle persecuzioni, dall’ inquinamento, ecc.). In sostanza si tratta di un processo di “liberazione” dai mille ostacoli e condizionamenti che intralciano le azioni e i progetti di vita liberamente scelti dalle persone. In questo caso la definizione prevalente nella letteratura scientifica è “libertà negativa”.

Nella realtà della vita, tra la libertà (di) e libertà (da) c’è una continua interazione. Un esempio semplice di come le due dimensioni della libertà interagiscono è l’analfabetismo.

Se non si libera dall’analfabetismo la libertà di scelta di un individuo è fortemente ridotta rispetto ad una persona  che sa leggere, scrivere e far di conto.

Se applichiamo questo approccio alla pandemia che sta sconvolgendo il nostro pianeta  la riconquista della libertà impone la sintesi tra le due dimensioni della libertà a cui ho accennato nei paragrafi precedenti.

Il rischio di essere contagiati e/o di contagiare blocca sul nascere la libertà positiva perché impone un’infinità di limitazioni che tutto il mondo ha sperimentato negli ultimi 18 mesi.

Senza libertà dalle conseguenze negative del virus non può esserci una reale  libertà di scelta  nella vita quotidiana delle persone.

Nel contesto della pandemia  conquistare la libertà negativa (da) – ovvero la libertà  dal rischio del contagio (con  vaccinazione,   tamponi e tracciamento) –   è   condizione necessaria per riacquistare la libertà positiva  (di) decidere e realizzare le proprie scelte di vita.

Nella pandemia tra libertà (da) e libertà (di)  c’ è una fortissima interazione: sono due facce della stessa medaglia.

Per questo  il green pass è un grande strumento di liberta’, l’ unico  mezzo che  ci consente di rimuovere gli ostacoli e permette di riappropriarci della nostra libertà nella pienezza del suo significato.

La certificazione verde garantisce ai cittadini di riconquistare sia la  libertà negativa sia la libertà positiva. Da una parte libera ( o quanto meno riduce fortemente) dai rischi di contagio e dall’ altra “riaccende”  nelle persone la libertà (e la voglia) di scegliere e di agire.

Di fronte a tali evidenze empiriche mi chiedo come e perche’ Giorgia Meloni possa definire  il green pass una grave lesione della libertà e dello Stato di diritto. Allo stato degli atti è  esattamente l’ opposto.

L’ esperienza dimostra ampiamente  che il green pass è  il più efficace strumento per liberare  i cittadini dalla paura (e dal concreto  rischio) di contagiare e/o di essere contagiati e di restituire cosi un autentico  spazio di libertà ai cittadini.

Ci sono tanti dossier su cui sfidare Draghi ed il suo governo,  perché Giorgia Meloni ha scelto proprio la battaglia frontale contro il green pass?

Forse per il timore  che Matteo Salvini offra sponde alle proteste di piazza?

Non c’è niente di male a sbagliare.

Più difficile è ammettere i propri errori e correggerli. Ma a Giorgia Meloni non manca certo intelligenza e ambizione: sa bene che il coraggio di farlo (ovvero la capacità di dire ho sbagliato) è  ciò che caratterizza e distingue  i veri leader politici.

(questo articolo con il consenso dell’autore è ripreso dalla rivista on line Le Formiche)

 

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Redazionale

Info Marco Mayer

docente al Master In Cybersicurezza di LUISS Guido Carli e al Cyber Defence della Scuola:di Telecomunicazione del Ministero della Difesa in partnership con
Università di Modena e Reggio Emilia

Post precedente: « Patto di Stabilità e crescita. Dopo la pandemia, ripristino o riforma?
Post successivo: “Green Pass” e diritti umani »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

Il tema

1 Giugno 2023 | Il Bastian Contrario

Ci piace portare insieme ai nostri amministratori il PD verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investa e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare. E’ questo il tema.

Ah, ecco…

(by Elly Schlein)

A tutto debito

29 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Italia una Repubblica fondata sul debito pubblico

11 Maggio 2023 | Il tocco di Alviero

Il vitello d’oro

24 Aprile 2023 | Il tocco di Alviero

Everything everywhere all at once

27 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • Luigi su Sanità pubblica, cosa non funziona
  • Giulio Di Donato su Lettera aperta a Carlo Rovelli
  • Silvano su Italiasicura, le “fake news” grilline
  • Maria Acomanni su Italiasicura, le “fake news” grilline
  • Giorgio Linguaglossa su Lettera aperta a Carlo Rovelli
  • Silvano Dalpasso- Urbanista territorialista su Cattolici e Partito Democratico
  • Il macigno del debito pubblico - Rinascimento Europeo su Il macigno del debito pubblico
  • Maria Acomanni su Da promessi a falliti sposi
  • Gloria Pianigiani su Partito unico liberaldemocratico: la pazienza è finita
  • Maria Acomanni su Partito unico liberaldemocratico: la pazienza è finita
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it