• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy
  • Iscrizione Newsletter

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli
La nostra Carta consente già oggi, in caso di necessità, una possibile dilatazione “a fisarmonica” del ruolo del Capo dello Stato, in senso “semi-presidenzialistico”: lo si è visto sia con Giorgio Napolitano, sia con Sergio Mattarella.

La dilatazione “a fisarmonica” del Quirinale

La nostra Carta consente già oggi, in caso di necessità, una possibile dilatazione “a fisarmonica” del ruolo del Capo dello Stato, in senso “semi-presidenzialistico”: lo si è visto sia con Giorgio Napolitano, sia con Sergio Mattarella.

9 Novembre 2021 da Pietro Ichino Lascia un commento

Sembra quasi che il ministro Giancarlo Giorgetti abbia letto e condiviso il mio editoriale della settimana scorsa sull’opportunità di eleggere Mario Draghi al Quirinale, con la prospettiva che da lì egli possa assicurare la continuità dell’azione dell’attuale Governo, evitando lo scioglimento anticipato delle Camere. Alla presa di posizione del ministro dello Sviluppo molti hanno obiettato che essa configurerebbe sostanzialmente una forma di semi-presidenzialismo, dunque una riforma costituzionale, la quale richiederebbe di essere approvata nelle forme previste dalla Carta. Dissento: è proprio la nostra Costituzione attuale che prevede la possibilità di una sorta di ampliamento “a fisarmonica” del ruolo del Capo dello Stato, in tutte le situazioni – come quella che stiamo attraversando – nelle quali un interesse superiore del Paese imponga una tregua politica e il conseguente “passo indietro” dei partiti rispetto all’Esecutivo. Questo è già apertamente accaduto nel 2011-12, consule Napolitano; ma sarebbe nascondersi dietro a un dito non riconoscere che questo si è verificato anche nel primo anno di quest’ultima legislatura, quando Sergio Mattarella ha rifiutato la designazione di Paolo Savona all’Economia, per poi coltivare invece, durante tutto l’anno del governo giallo-verde, un rapporto fiduciario molto intenso con il ministro Giovanni Tria: il quale rispondeva di fatto al Quirinale (essendone protetto) almeno altrettanto quanto rispondeva a Palazzo Chigi. Poiché tutti, ma proprio tutti, riconoscono l’assoluta correttezza costituzionale di Sergio Mattarella, questo conferma che la Costituzione prevede già oggi, eccome, il temporaneo dilatarsi delle funzioni del Capo dello Stato. Dunque non ci sarebbe niente di inappropriato se nell’inverno prossimo il Parlamento, collocando Mario Draghi sul colle più alto, gli conferisse implicitamente anche il compito di garantire la continuità dell’azione dell’Esecutivo lungo le linee già individuate dallo stesso Draghi in veste di Premier.

(Questo articolo, con il consenso dell’autore, è ripreso dal sito www.pietroichino.it)

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Redazionale

Info Pietro Ichino

Post precedente: « Sputtanati mediatici
Post successivo: Il semipresidenzialismo è un’altra cosa »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Bastian contrario

L’Ulivo

29 Giugno 2022 | Il Bastian Contrario

Sull’onda dell’indubbio successo elettorale, il buon Letta, il nipote, ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo: ora un Nuovo Ulivo.

Con questa siccità?

Una recessione d’azzardo

28 Giugno 2022 | Il tocco di Alviero

Casa dolce ufficio

15 Giugno 2022 | Il tocco di Alviero

Lavorare stanca

6 Giugno 2022 | Il tocco di Alviero

Mercato dell’arte: sereno variabile/2

30 Maggio 2022 | Il tocco di Alviero

L’arte diventa “Phygital”/1

23 Maggio 2022 | Il tocco di Alviero

le bombe del caos

14 Maggio 2022 | Il tocco di Alviero

E fu Deglobalizzazione

3 Maggio 2022 | Il tocco di Alviero

Totò ai tempi della Shrinkflation

11 Aprile 2022 | Il tocco di Alviero

La corsa del coniglio

6 Aprile 2022 | Il tocco di Alviero

Olio di palma o cannoni

28 Marzo 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • Giovanni su Memorandum per gli antipatizzanti
  • Maria Acomanni su Memorandum per gli antipatizzanti
  • Claudio Maria Ricozzi su Il re è nudo
  • Giovanni su Difficile cambiare legge elettorale
  • Sergio su Centristi, se ci siete battete un colpo
  • Non basta nemmeno Draghi? - Rinascimento Europeo su Non basta nemmeno Draghi?
  • roberto zei su Referendum, tutti al mare?
  • FRANCESCO DE ANGELIS su Resistere alla tirannia è un dovere
  • Rossella Chietti su Pistoia: PD
  • Mauro su La guerra è con l’Occidente
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it