• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

ILVA: il costo della volatilità delle norme

Al pari dell’onorabilità delle persone, anche l’affidabilità di un ordinamento legislativo richiede molto tempo per essere costruita, ma basta un giorno per distruggerla

15 Novembre 2019 da Pietro Ichino Lascia un commento

Il valore pratico di una norma, cioè la sua capacità di incidere sul comportamento delle persone, dipende in gran parte dalla fiducia di queste nella sua stabilità. Se pensano che la norma resterà in vigore abbastanza a lungo, è più probabile che conformino i propri programmi a quanto essa dispone. Viceversa, se temono che essa possa cambiare facilmente al primo mutar del vento, la sua efficacia sui loro programmi sarà pressoché nulla. Il premier Conte, che pure è un brillante avvocato, non sembra esserne consapevole.

Nel 2015, per consentire la prosecuzione dell’attività dello stabilimento Ilva di Taranto affidato al Commissario governativo, viene emanato il cosiddetto “scudo”: una norma che esclude l’applicazione della sanzione penale per eventuali illeciti ambientali, in considerazione dei complicatissimi problemi tecnici della gestione, che renderebbero molto incerti i confini dell’ipotetico reato. Nel 2017 Arcelor Mittal, facendo affidamento su questo “scudo”, assume la gestione dello stabilimento. Poi arriva il Governo Conte I, che con il decreto-legge n. 34 dell’aprile scorso abolisce lo “scudo”, ripristinando, con effetto dai primi di novembre, la sanzione penale. Arcelor Mittal, dunque, annuncia il proprio recesso dal contratto di affitto dello stabilimento. Qui non interessa discutere se le clausole del contratto consentano o no questo recesso, né quale sia il suo vero motivo, ma solo sottolineare quanto sia ingenuo e vacuo il tentativo del Governo Conte II di convincere la multinazionale a restare offrendole il ripristino di uno “scudo penale”. Come può l’impresa fare affidamento su un quadro legislativo così volatile? Al pari dell’onorabilità delle persone, anche l’affidabilità di un ordinamento legislativo richiede molto tempo per essere costruita, ma basta un giorno per distruggerla. Ed è proprio quello che il legislatore italiano ha fatto. Col risultato che, nella trattativa tra il Governo e Arcelor Mittal, qualsiasi promessa di nuove norme, stabili come foglie al vento, perde ogni valore.

 

. (articolo tratto dal blog: www.pietroichino.it, con il consenso dell’autore)ILVA

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Economia Contrassegnato con: ILVA

Info Pietro Ichino

Post precedente: « Ma Italia Viva è già morta?
Post successivo: Ambarabaciccicoco’, lo scudo Si o No? »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

La prima uscita

27 Febbraio 2023 | Il Bastian Contrario

Elly Schlein: “ La pace in Ucraina non si fa con le armi. Sosteniamo l’accoglienza, sbagliato aumentare le spese militari”.

Non c’è che dire.

La ragazza ci darà delle soddisfazioni.

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Crisi continua

26 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento Libera nos a malo (2 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento libera nos a malo (1 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Adda passà a nuttata (2 di 2)

17 Ottobre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • RC su L’Italia e il fantasma della Nazione
  • Elisabetta Briano su Il sogno Schlein
  • Elisabetta Briano su Le due paci possibili
  • Sergio Giusti su La riforma fiscale della Meloni
  • daniela su Autonomia è responsabilità
  • Roberto su Ucraina: prima della “battaglia finale”
  • Ennio su Il sogno Schlein
  • MARCO POGGI su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Marco Mayer su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Manuela Carpinelli su Lettera aperta di una preside fiorentina
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it