• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

Il voto in Europa

Il peso dell'Italia in Europa è molto scarso. La continua tensione politica lo farà diminuire ancora e farà aumentare le critiche verso Bruxelles, con conseguenze negative sui conti pubblici.

14 Maggio 2019 da Il tocco di Alviero Lascia un commento

Mancano 10 giorni al voto europeo ed è una ridda di promesse, una escalation di toni perentori, un turbinio di giuramenti. Ma che Europa ci troveremo il 27 maggio? A prescindere dai cambiamenti sostanziali che il voto nei singoli Paesi determinerà (nuove coalizioni, crisi di governo, elezioni anticipate..) a livello di Europa cambierà poco o niente.

O meglio. Cambierà forse il vestito, ma non il “monaco”. Perché l’Europa (come centro politico) rimane ancora scollegata dai vari centri politici nazionali che la eleggono e da cui, poi, dipendono. Sembra una assurdità.

La governance dell’Unione non è una democrazia parlamentare come negli Usa. Nel consiglio Europeo siedono un Presidente, i capi di Stato dei  28 Paesi aderenti  e il Presidente della Commissione. I commissari (uno per ogni Pese dell’UE) accentrano deleghe immense. Il governo della moneta unica è invece affidato alla Bce, ma sui parametri di bilancio che vanno rispettati a livello di singolo Paese, ha voce in capitolo l’Ecofin, (il consiglio dei ministri delle Finanze). Il Parlamento che negli altri sistemi politici è la fonte del potere legislativo e la legittimazione dell’esecutivo, nel caso della UE è a valle del processo. È più facile finire Il cubo di Rubik che capirci qualcosa.

Ma quanto l’Italia avrà voce in capitolo? Il sospetto che a comandare sarà ancora il duo Germania-Francia, è forte, magari coadiuvato dai satelliti del Benelux. È vero che alcuni Italiani hanno avuto ruoli istituzionali importanti negli anni (Prodi, Monti, Draghi, Tajani  per citarne alcuni), ma ancora scarsa rappresentanza nel centro più operativo (i commissari). Se il risultato elettorale interno dovesse far salire la tensione politica causando una crisi di governo, è facile intuire che avremo ancor meno voce in capitolo nel reclamare nuove posizioni di comando.

Ed è un peccato, perché più ci sentiremo distanti dall’Europa e più alimenteremo le pulsioni di chi urlerà contro questa Europa, promuovendo azioni dimostrative di distacco, che, lo dimostrano i numeri, hanno comportato più instabilità che giovamento sulla tenuta dei nostri parametri economici. Ma chi è causa del suo mal….

 

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Nuvole e mercati

Info Il tocco di Alviero

Alviero Laureato con lode in Economia e alunno dell’Almo Collegio Borromeo, ha studiato e lavorato per alcuni anni all’estero. Master post laurea in “Contabilità e Finanza”, esperto di consulenza finanziaria e gestione del portafoglio, è stato manager nell’area dei mercati finanziari in alcuni dei principali gruppi bancari italiani e internazionali. Docente in alcuni Master post laurea, per diletto si appassiona di arte ed è autore di numerosi studi di economia e finanza dell’arte. Autore di numerose pubblicazioni, è stato insignito della Medaglia Laurenziana per la divulgazione di contenuti tematici innovativi a livello nazionale e vincitore del Premio Spoleto Festival Art 2016. Si interessa anche di politica, ma non ha vinto nessun premio. Ha una compagna e due figli che gli danno molta soddisfazione, a differenza della sua squadra del cuore… ma si sa che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.

Post precedente: « Per favore, una guida
Post successivo: Ripartire da Gela? »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Iscrizione alla newsletter SoloRiformisti

Inserendo i propri dati sarà possibile ricevere la nostra newsletter nella propria casella di posta elettronica.

Bastian contrario

La prima uscita

27 Febbraio 2023 | Il Bastian Contrario

Elly Schlein: “ La pace in Ucraina non si fa con le armi. Sosteniamo l’accoglienza, sbagliato aumentare le spese militari”.

Non c’è che dire.

La ragazza ci darà delle soddisfazioni.

Everything everywhere all at once

27 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

Il paradosso ecologico della guerra

13 Marzo 2023 | Il tocco di Alviero

La trappola di Tucidide

24 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Per un pugno di PIL

13 Febbraio 2023 | Il tocco di Alviero

Salvi per un PIL

30 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Goodbye 2022 non ci mancherai

18 Gennaio 2023 | Il tocco di Alviero

Per chi suona la campanella

16 Dicembre 2022 | Il tocco di Alviero

Crisi continua

26 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento Libera nos a malo (2 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Trento libera nos a malo (1 di 2)

12 Novembre 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • RC su L’Italia e il fantasma della Nazione
  • Elisabetta Briano su Il sogno Schlein
  • Elisabetta Briano su Le due paci possibili
  • Sergio Giusti su La riforma fiscale della Meloni
  • daniela su Autonomia è responsabilità
  • Roberto su Ucraina: prima della “battaglia finale”
  • Ennio su Il sogno Schlein
  • MARCO POGGI su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Marco Mayer su Ha vinto la Schlein. E allora?
  • Manuela Carpinelli su Lettera aperta di una preside fiorentina
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it