Alcune proposte perché il 25 novembre non sia solo una passerella retorica. Serve certo un cambio di mentalità ma non solo in tema di rapporti fra i sessi. Anche dalla magistratura ci si deve aspettare non solo una specializzazione, ma anche una sensibilità che escluda il ripetersi di alcuni recenti episodi.
Borsellino è ancora con noi
Dobbiamo credere, così come credeva lo stesso Borsellino, che la lotta alla mafia deve essere un movimento culturale e morale, in grado di coinvolgere tutti, specialmente le giovani generazioni
Il dovere di ricordare Giorgio Ambrosoli
Non era un rivoluzionario, Giorgio Ambrosoli. Era un conservatore, profondamente cattolico, che aveva militato nella Gioventù liberale. Ma era prima di tutto un uomo delle Istituzioni, e per lui le Istituzioni erano da servire con il senso dello Stato, con il prevalere del bene generale sui conflitti di interesse, con il rispetto delle leggi, dell’etica pubblica e privata
2 giugno. Festa della Repubblica
Occorre ristabilire il primato del 2 giugno quale Festa fondante della repubblica. È necessaria una festa nazionale che ci induca a riflettere sul nostro Paese, sui suoi tanti problemi ma anche sulle sue residue potenzialità.
1° maggio, i nuovi obiettivi
Nel mutato contesto economico reiterare strumenti di pensiero tipici del Novecento è tanto anacronistico quanto funzionale allo status quo. Il massimalismo imbibito di un retropensiero già sconfitto è la via per non cambiare nulla. Dobbiamo individuare alcune strade da percorrere nel nostro Paese, con alcuni essenziali obiettivi.
Giornata della donna, non festa
Si pone un accento eccessivo su alcune tipologie di diritti, per lo più legati alla sfera sessuale e di manifestazione della stessa. Ma per avere eguaglianza tra i generi i diritti primari ed essenziali sono in realtà quelli politici ed economici.
Buon anno, nonostante tutto
Il futuro sarà anche quello che sapremo costruire. Ritrovando in noi stessi valori che si impongano sulla sbandierata povertà morale che ha reso irrespirabile l’aria del nostro quotidiano. Costruendo una nuova educazione, etica e civica, che sappia vincere la volgarità e un ormai tracotante egocentrismo.
L’ENI di Enrico Mattei
Quando la sera del 27 ottobre 1962 l’aereo di Mattei cadde in fiamme a Bascapè, nei pressi di Pavia, furono in molti a pensare a un attentato. Allora non si trovarono prove che invece sono emerse molti anni più tardi.
Consigli non richiesti a PD e Giorgia Meloni
Le “mancate alleanze” del PD probabilmente avrebbero portato a risultati ancora peggiori. Manca ai Dem un’identità ultima e un progetto valoriale. Il partito si è allontanato dall’alveo del socialismo riformista e liberale
L’importanza della scuola
Uno studio di queste settimane ha affrontato il tema della dispersione scolastica. In quest’ambito, con una percentuale del 12,7%, l’Italia ha ottenuto il peggior risultato in Europa.
2 agosto 1980
Quel due di agosto del 1980, spontaneamente, milioni di persone in tutta Italia scesero nelle piazze, senza bandiere di partito, per affermare con forza che non si sarebbero arrese, che non avrebbero ceduto agli architetti del terrore
Il vulnus di quel 19 luglio 1992
Noi oggi consideriamo “eroi” i giudici Falcone e Borsellino, ma non possiamo scordare che tali divennero soltanto dopo la loro morte. In vita erano stati vittime di veleni, sospetti e maldicenze tali da alimentare l’intreccio che portò alla loro fine.
Il dovere di ricordare Ambrosoli
43 anni fa l’omicidio di Giorgio Ambrosoli. Il nostro Paese comincerà a cambiare quando saremo in tanti a ricordare Ambrosoli, imitandone il rispetto per l’onestà e le istituzioni repubblicane.