La critica radicale di Solzhenitsyn alle rivoluzioni dell’ottobre e del febbraio 1917 e la sua difesa della religione ortodossa, crearono uno shock per la sinistra europea, anche quella non stalinista, e furono descritte come “reazionarie”.
Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.