Dopo 40 anni torna in campo il tema della riforma istituzionale. La sinistra iperconservatrice farebbe bene a stare attenta perché se si va a un nuovo referendum la Meloni rischia di vincerlo.
Presidenzialismo? Perché si, perché anche no
Cambiare la forma di governo è una necessità. L’occasione persa del 2016. I pro e i contro delle varie soluzioni in campo.
Il caso ex GKN
Fino a quando si intende assecondare gli “insorgenti” del Collettivo e i loro assurdi progetti di fabbrica pubblica a spese nostre? Pretendono di farsi finanziare, direttamente o tramite la mitica Invitalia, un fumosissimo progetto di, cito, “fabbrica pubblica e socialmente integrata”.
Il discorso di Meloni, voti alti
Chi le elezioni le ha perse non può permettersi di pretendere che Meloni faccia il discorso che avrebbe fatto al suo posto. Abbiamo invece il diritto di pretendere che rispetti la Costituzione e i suoi valori, che non scassi l’economia e che non metta in discussione i diritti civili.
Il governo Meloni, pagella a caldo
Pericolosi sovversivi e sovversive non se ne vedono. Alcuni sono molto di destra ma l’impressione è che Meloni sia ben conscia dei vincoli che impone la situazione attuale.
I nuovi Presidenti di Senato e Camera
La Russa, L. Fontana: il male non viene solo per nuocere. Se vincono le destre è normale che scelgano i loro uomini. E’ utile che gli elettori tocchino con mano gli effetti delle loro scelte.
Il voto del 25 settembre. Il Dopo
La vittoria della Meloni non può non preoccupare l’Europa. Dopo Polonia e Ungheria e forse Svezia anche un’Italia sovranista. Difficilmente però Giorgia farà deragliare l’Italia.
Basta balle sulla legge elettorale
Dal 2005 è invalsa la malsana idea che si possa e convenga giocare con le leggi elettorali senza mai raggiungere una stabilità. Solo che non esistono leggi elettorali belle o brutte in assoluto.
Quando la Meloni ha ragione
Molte critiche alla leader di FdL per aver detto che in caso di vittoria elettorale spetta a lei l’incarico di formare il governo. Ma questo è esattamente quello che accade nei regimi parlamentari, come il nostro.
Presidenzialismo (c.d.), riforme e memoria corta
A fronte della proposta di una riforma costituzionale in senso presidenzialista non è il caso di gridare alla Costituzione in pericolo. Quella proposta ricalca quasi alla lettera quella messa a punto dalla Bicamerale D’Alema nel 1997.
La legge elettorale Rosato: micro analisi strategica
Non è normale che una democrazia si metta a cambiare la legge elettorale se non proprio ad ogni elezione, quasi (1948, 1993, 2005, 2015, 2017 + Corte). E ogni volta la legge elettorale vigente è presentata, anche da chi l’ha votata, come un troiaio.
La balla della Costituzione da difendere
Letta è davanti a una sconfitta annunciata che gli avrebbe permesso di scommettere sul futuro, costruendo qualcosa di solido. Invece no. Ha cercato di partire da Gelmini e di finire a Fratoianni.
La balla della Costituzione da difendere (2)
Secondo intervento del Prof. Fusaro. La decisione di Calenda di rompere con il PD ha cambiato il quadro. Per una valutazione attendibile bisogna vedere gli schieramenti finali.