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Solo Riformisti

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La ruota quadrata non gira

14 Dicembre 2020 da Il tocco di Alviero Lascia un commento

Così si è espresso il Censis nell’ultimo rapporto sul nostro Paese. E la fotografia che emerge è piuttosto preoccupante ed impietosa. Gli Italiani hanno paura. La tutela del lavoro è la preoccupazione maggiore: il 53,7% dei dipendenti nelle piccole imprese teme la disoccupazione, rispetto a un più contenuto 28,6% di chi lavora nella grande industria. C’è una frattura sempre più netta tra chi ha la sicurezza del posto di lavoro e chi no: da una parte i 3,2 milioni dipendenti pubblici a cui si sommano i 16 milioni di percettori di una pensione, dall’altra parte il popolo delle partite Iva, dei commercianti, degli artigiani, dei professionisti rimasti a corto di incassi e fatturati che rappresentano quella parte di Italia che si è schiantata durante il Covid.

Ma c’è anche un gruppo di “invisibili” che si è inabissato senza far rumore e stimato in 5 milioni di persone: lavoratori in nero e i saltuari dei “lavoretti”. Ma se la fotografia attuale è drammatica, spaventa ancora di più il futuro: quasi il 40% degli italiani ritiene che anche nel post Covid, avviare un’impresa, aprire un negozio o uno studio professionale rimarrà un azzardo. Di più, Il 73,4% degli italiani indica nella paura dell’ignoto il sentimento prevalente: nel Paese dell’autoimprenditorialità e delle fabbrichette sotto casa è un segnale spaventoso.

Lo Stato diventa quindi il salvagente sociale a cui aggrapparsi: già ad ottobre l’Inps ha erogato sussidi per un quarto della popolazione con una spesa complessiva di 26 miliardi di euro, ovvero un “sussidio medio” di quasi 2.000 euro a testa. Il meccanismo rischierà di generare dipendenza, oltre che mandare il nostro debito pubblico fuori controllo, ma “privi di un Churchill a fare da guida nell’ora più buia”, (cit.) capace di essere il collante delle comunità, l’Italia si affida alle sue individualità e al suo individualismo.

Nel passato l’Italia è sempre riuscita a riemergere dai suoi momenti più bui, con l’eccezionale exploit del primo dopoguerra, il boom economico, dove il Paese è divenuto in pochi anni una potenza economica mondiale, dando origine alla generazione dei baby boomers, che ancora oggi rappresentano la quasi totalità di quel 3% di italiani adulti che detengono il 34% della ricchezza del Paese.

Speriamo di non aver smarrito in tutti questi anni la voglia di stupire e di stupirci.

 

Per tutti gli altri contenuti vedere su www.nuvolemercati.it

 

 

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Info Il tocco di Alviero

Alviero Laureato con lode in Economia e alunno dell’Almo Collegio Borromeo, ha studiato e lavorato per alcuni anni all’estero. Master post laurea in “Contabilità e Finanza”, esperto di consulenza finanziaria e gestione del portafoglio, è stato manager nell’area dei mercati finanziari in alcuni dei principali gruppi bancari italiani e internazionali. Docente in alcuni Master post laurea, per diletto si appassiona di arte ed è autore di numerosi studi di economia e finanza dell’arte. Autore di numerose pubblicazioni, è stato insignito della Medaglia Laurenziana per la divulgazione di contenuti tematici innovativi a livello nazionale e vincitore del Premio Spoleto Festival Art 2016. Si interessa anche di politica, ma non ha vinto nessun premio. Ha una compagna e due figli che gli danno molta soddisfazione, a differenza della sua squadra del cuore… ma si sa che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.

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