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La mano de Dios

18 Settembre 2019 da Il tocco di Alviero Lascia un commento

Don’t cry for me Argentina…è un brano celebre per chi, come me, appartiene alla generazione cresciuta nel mito dei musical composti dal genio di Andrew Llyod Webber.

Ma il tema argentino, ancora una volta, torna di grande attualità in questi giorni, anche se assume sfumature preoccupanti: Il paese del tango è “casquè” (mi si perdonerà la freddura) una altra volta.

È stato annunciato l’ennesimo “default selettivo”, che in parole povere, significa che buona parte del debito di stato non verrà ripagato. Con conseguenze insostenibili: si esce la mattina con il prezzo del pane a 100 pesos e si torna la sera che è magari raddoppiato. Nel 2012 per comprare un dollaro ci volevano 8 pesos, ora 56.

Noi italiani abbiamo ancora ben presente il crack argentino del 2001: siamo stati uno dei popoli stranieri che maggiormente aveva investito in suddetti titoli, allettati dagli alti rendimenti promessi. Perdendo (quasi) tutto.

La situazione argentina si accavalla a quella già molto complessa  del Venezuela, dove la crisi è tale che i titoli finanziari non sono neppure più scambiati: insomma, in Sud America fa davvero caldo.

Va detto che i titoli argentini «ristrutturati» dopo il 2001 non vengono toccati da questa nuova insolvenza e poi, essendo sotto elezioni (27 ottobre), ci sono le solite grandi promesse per una veloce soluzione (a detta dei candidati premier). Ma la storia insegna che, tradire le promesse elettorali non è cosa poi così difficile e trovarsi poi in una situazione irreversibile non è impossibile, anzi…

Soprattutto per chi è abituato a vivere costantemente nel pericolo e nella promessa elettorale (ogni riferimento è puramente casuale). Poi, tornando al caso argentino, servirà ben più di una “mano de Dios” per vincere anche questa partita….

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Archiviato in:Nuvole e mercati

Info Il tocco di Alviero

Alviero Laureato con lode in Economia e alunno dell’Almo Collegio Borromeo, ha studiato e lavorato per alcuni anni all’estero. Master post laurea in “Contabilità e Finanza”, esperto di consulenza finanziaria e gestione del portafoglio, è stato manager nell’area dei mercati finanziari in alcuni dei principali gruppi bancari italiani e internazionali. Docente in alcuni Master post laurea, per diletto si appassiona di arte ed è autore di numerosi studi di economia e finanza dell’arte. Autore di numerose pubblicazioni, è stato insignito della Medaglia Laurenziana per la divulgazione di contenuti tematici innovativi a livello nazionale e vincitore del Premio Spoleto Festival Art 2016. Si interessa anche di politica, ma non ha vinto nessun premio. Ha una compagna e due figli che gli danno molta soddisfazione, a differenza della sua squadra del cuore… ma si sa che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.

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