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Come ripartire, gli anziani

Gli anziani non staranno a casa. L’ipotesi di limitare la libertà di movimento degli over 60 è incostituzionale. Invece di limitare gli spostamenti dei soggetti positivi, si vuole bloccare le potenziali vittime.

27 Aprile 2020 da Paolino Casamari Lascia un commento

Zingaretti non si rende conto che ogni volta che il suo “ministro” parla, fa un sacco di danni. Ma forse non se ne rende conto e forse è troppo impegnato con la Regione Lazio.  Leggo su Repubblica “Boccia: “Anziani a casa. E per aiutarli offriremo un lavoro ai maturandi””. Ci mancava anche questa. Non solo dirla, ma anche a pensarla indica lo stato di delirio in cui siamo. Una mente malata ipotizza una uscita ritardata dal confinamento domestico per gli anziani, ovvero per gli over 70. Spero anche che nessuno pensi di prendere un tale provvedimento con un decreto del presidente del Consiglio, o con una ordinanza del capo della protezione civile. In tal caso, è bene dirlo subito, il presidente del Consiglio o il capo della Protezione o chiunque altro commetterebbe un reato (sequestro di persona) e un attentato alla Costituzione.

Di questi tempi, qualcuno ha dimenticato che la libertà dei cittadini è inviolabile oppure non ha mai letto, se non distrattamente, la carta fondamentale della Repubblica italiana, in particolare gli articoli 3, 13, 14, 16, 17, 19, 25, 28, 32.

Già le limitazioni delle libertà personali sono state prese sulla base di un decreto-legge con un generico riferimento alla necessità di adottare misure per combattere la emergenza sanitaria.  Tutte le limitazioni della libertà dei cittadini dovevano, a mio parere, essere adottate con leggi del Parlamento della Repubblica che indicassero, precisamente, tempi, modi e luoghi di limitazione delle libertà individuali, che invece sono state adottate e poi estese con semplici e monocratici decreti del Presidente del Consiglio.

Nel caso in cui si volesse, malauguratamente, limitare la libertà di una parte della popolazione, gli adulti over settanta, questa misura deve essere adottata con una legge del Parlamento italiano, neanche con un decreto legge, che configurerebbe un abuso di potere, violando dei diritti umani inalienabili.

La cosa veramente incredibile è la faciloneria con cui si impostano i provvedimenti o si fanno circolano delle notizie assurde.

Pensateci bene: il ragionamento è paradossale e surreale. Si ordina il confinamento agli “arresti domiciliari” degli anziani, non perché loro siano coloro che infettano; siccome possono essere infettati dagli altri, allora si mettono a casa, neanche fossero dei pericolosi criminali.

Ovvero, gli untori sono gli altri, ma non si fa nulla per fermare gli untori: si fermano le possibili vittime degli untori. Ovvero, lo Stato dichiara di non essere in grado di controllare il contagio e allora segrega gli anziani, poiché, se vengono infettati dagli altri, sono a rischio.

Voglio ricordare che l’articolo 14 della Costituzione prevede che “gli accertamenti o le ispezioni per motivi di sanità e d’incolumità pubblica sono regolati da leggi speciali”, avete capito da “leggi speciali”!  Invece qualcuno pensa di andare avanti con i controlli delle forze dell’ordine (magari anche con le perquisizioni della sporta della spesa o dell’auto) e con le “auto dichiarazioni”, imposti con decreti monocratici e ordinanze dei Ministri, in palese violazione della Costituzione.

Il dramma è che lo Stato o le regioni non hanno controllato la diffusione del contagio con i tamponi, con i test, con i confinamenti dei positivi (sintomatici o asintomatici) e dei loro contatti, Basti pensare al delinquenziale palleggio di responsabilità sulla chiusura di Alzano e Nembro o alla vicenda delle case di riposo per anziani.

E adesso, la produzione deve riprendere, anche se nessuno ci dice come faranno con i trasporti pubblici, con le scuole, con le misure di prevenzione del contagio.  Siamo al 22 aprile e non c’è uno straccio di piano. Il Presidente del Consiglio è andato per la seconda volta in Parlamento in 81 giorni dall’inizio della vicenda coronavirus, per non dire nulla del futuro del Paese: andiamo a chiedere soldi all’Europa, senza avere una bozza di programma, per la sanità per l’epidemia, per la ripresa economica, per il rilancio del Paese.  Ma intanto si butta là: gli anziani a casa!

Ma non sanno che anche gli anziani si incazzano.

(questo articolo con il consenso dell’autore è stato ripreso dal sito http://www.ilmigliorista.eu)

 

 

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