• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Accesso autori
  • Utilizzo dei Cookies
  • Privacy Policy
  • Iscrizione Newsletter

Solo Riformisti

Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.

  • Solo Riformisti
  • Gli autori
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Cultura
  • Opinioni
  • Programma Toscana
  • Archivio articoli

C’è un americano, un cinese e un italiano…

L’Italia non è un’isola. La guerra economica fra USA e Cina ha ripercussioni anche per noi. I rendimenti dei titoli di Stato salgono e questo è un danno. Serve un corso di economia per i nostri governanti. Il Tocco di Alviero

28 Maggio 2019 da Il tocco di Alviero Lascia un commento

Si lo so, sembra la classica barzelletta alla Gino Bramieri, dove chissà perché la brutta fine di solito la fa l’Italiano. Invece voglio raccontare di una storia vera. Siamo tutti informati che tra un Americano e un Cinese (ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale) non corra proprio buon sangue e i due minacciano di scatenare una guerra commerciale che rischia di allargarsi a macchia d’olio, costringendo presto all’intervento le banche centrali. L’Americano mette dazi sui prodotti cinesi e il Cinese, indispettito, si ricorda di essere il maggior possessore di titoli di debito americani (1.100 miliardi di $ per intenderci) e per ripicca non solo non ne sottoscrive più, ma minaccia di venderli tutti d’amblais. Può farlo? Si, può. “È il mercato bellezza”.(cit.). Il problema è che il mercato è una catena agitata, dove gli anelli più robusti sono dove parte la scossa, quelli più deboli alla altra estremità.

Così se io agito la catena dell’economia internazionale, il massimo effetto l’avrò sugli anelli più deboli della catena, (i Paesi con indicatori economici più modesti) tra cui anche quello dell’Italia. Come? Semplice. L’incertezza commerciale si trasferisce subito sul comparto obbligazionario e azionario in termini di volatilità. Nel primo caso sono colpiti tutti i titoli, anche quelli del comparto pubblico. Una prova? Nella prima asta post attrito cinese-americano i btp italiani (a 3 e 7 anni) in emissione hanno sì raccolto i 5,2 miliardi in collocamento, ma a rendimenti subito schizzati all’insù. Ma se salgono i rendimenti non è un bene? Mica tanto.. più salgono e più significa che ad esso sono associati rischi maggiori. Sarebbe bello poterlo spiegare un attimo anche ai nostri politici, magari “incatenandoli” a studiare un po’ di economia.

 

Condividi:

  • Tweet
  • WhatsApp
  • Stampa

Archiviato in:Nuvole e mercati

Info Il tocco di Alviero

Alviero Laureato con lode in Economia e alunno dell’Almo Collegio Borromeo, ha studiato e lavorato per alcuni anni all’estero. Master post laurea in “Contabilità e Finanza”, esperto di consulenza finanziaria e gestione del portafoglio, è stato manager nell’area dei mercati finanziari in alcuni dei principali gruppi bancari italiani e internazionali. Docente in alcuni Master post laurea, per diletto si appassiona di arte ed è autore di numerosi studi di economia e finanza dell’arte. Autore di numerose pubblicazioni, è stato insignito della Medaglia Laurenziana per la divulgazione di contenuti tematici innovativi a livello nazionale e vincitore del Premio Spoleto Festival Art 2016. Si interessa anche di politica, ma non ha vinto nessun premio. Ha una compagna e due figli che gli danno molta soddisfazione, a differenza della sua squadra del cuore… ma si sa che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.

Post precedente: « Ma Salvini è scemo?
Post successivo: La sfida europea, 50 anni dopo »

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Bastian contrario

L’Ulivo

29 Giugno 2022 | Il Bastian Contrario

Sull’onda dell’indubbio successo elettorale, il buon Letta, il nipote, ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo: ora un Nuovo Ulivo.

Con questa siccità?

Una recessione d’azzardo

28 Giugno 2022 | Il tocco di Alviero

Casa dolce ufficio

15 Giugno 2022 | Il tocco di Alviero

Lavorare stanca

6 Giugno 2022 | Il tocco di Alviero

Mercato dell’arte: sereno variabile/2

30 Maggio 2022 | Il tocco di Alviero

L’arte diventa “Phygital”/1

23 Maggio 2022 | Il tocco di Alviero

le bombe del caos

14 Maggio 2022 | Il tocco di Alviero

E fu Deglobalizzazione

3 Maggio 2022 | Il tocco di Alviero

Totò ai tempi della Shrinkflation

11 Aprile 2022 | Il tocco di Alviero

La corsa del coniglio

6 Aprile 2022 | Il tocco di Alviero

Olio di palma o cannoni

28 Marzo 2022 | Il tocco di Alviero

Ultimi commenti

  • Giovanni su Memorandum per gli antipatizzanti
  • Maria Acomanni su Memorandum per gli antipatizzanti
  • Claudio Maria Ricozzi su Il re è nudo
  • Giovanni su Difficile cambiare legge elettorale
  • Sergio su Centristi, se ci siete battete un colpo
  • Non basta nemmeno Draghi? - Rinascimento Europeo su Non basta nemmeno Draghi?
  • roberto zei su Referendum, tutti al mare?
  • FRANCESCO DE ANGELIS su Resistere alla tirannia è un dovere
  • Rossella Chietti su Pistoia: PD
  • Mauro su La guerra è con l’Occidente
SoloRiformisti.it. Periodico di area riformista del Circolo SoloRiformisti. | E-Mail: redazione@soloriformisti.it