La sindrome del complotto internazionale è da sempre molto presente in Italia. Ma altro non è che un riflesso del rifiuto dei mercati, della concorrenza e della libera impresa.
Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.