In politica essere popolari non significa essere nel “giusto”, ma essere impopolari è una dimostrazione di incapacità. Disprezzare il fatto che un politico goda di popolarità o ritenere che essa sia un requisito addirittura che si contrappone alla bravura rischiano solo di apparire posizioni snob.
I cantieri del campo progressista
Al convegno on line della Fondazione Italiani Europei sul futuro della sinistra l’ex segretario D’Alema ha detto che i progressisti non devono inseguire il sogno della vocazione maggioritaria ma delimitare il perimetro del loro consenso. Ma è proprio così?
Uscire dalle ZTL mentali
Gli italiani non votano sulla base della credibilità dei programmi di Governo o opposizione. Sembra quasi che i cittadini non seguano le leggi della razionalità quando esprimono le loro preferenze politiche.
Più iniziativa nel campo progressista
Un movimento, un partito a qualsiasi livello trova il suo senso compiuto solo se è in grado di tradurre e incarnare la propria Vision, i propri valori, attraverso le azioni, insomma se è capace di far “accadere il cambiamento”. L’esempio dell’Officina del Gusto a Mestre.
Non “sprechiamo” la crisi
La politica resta inconcludente anche davanti alla crisi economica. Deve uscire allo scoperto un movimento di “resilienza” civica per politiche di sostenibilità e anticipazione dei cambiamenti. L’appello di Mattarella.