La vicenda artistica di Gianfranco Chiavacci, si colloca in quella terra di confine che dall’arte concreta porta a quella programmata, concettuale e ottico-cinetica senza dimenticare la fotografia sperimentale.
Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.