L’apertura del romanzo “La condizione umana”, degna di un film noir degli anni ’70, dà il tono a una narrazione che non smetterà mai di dipingere la sofferenza, collocandola ogni volta in una scena particolare (traduzione di Luciano Pallini)
Uno spazio aperto al confronto, civile e concreto, e un’occasione di riflessione. Per restare ancorati alla realtà, senza rinunciare agli ideali, per rifiutare le posizioni ideologiche, per riaffermare i valori democratici.